venerdì 11 novembre 2016

TANTE LE RAGIONI PER UN CONVINTO ED ESSENZIALE "NO"


Il "no" è motivato da una serie di riflessioni giuridiche e politiche. Consideriamo che molti andranno a votare, soprattutto i fanatici del cambiamento finalizzato a se stesso, senza capire e con scarsa  o nulla consapevolezza.
1) Deve valere il principio, sancito nella attuale costituzione, che i parlamentari, cioè coloro che fanno le leggi, vadano scelti direttamente dal popolo sovrano. Il nuovo senato, invece, sarà di nomina partitica. Si riducono, quindi, gli spazi di partecipazione.

2) Nella nuova costituzione è previsto che il presidente della repubblica possa sciogliere solo la camera dei deputati, non il senato. Quando si va ad elezioni anticipate, il capo delle stato scioglie una o, come è accaduto sempre, tutti e due i rami del parlamento. Vincendo i "sì", e dovendosi andare ad elezioni anticipate, si voterà per la sola camera, e non per il senato, con la conseguenza che potrebbero esserci due maggioranze diverse nei due rami del parlamento. In pratica, è l'ingovernabilità. 

3) Nel progetto di riforma costituzionale, i conflitti di competenza tra camera e senato sono rimessi ad una fumosa procedura di risoluzione. In pratica, se camera e senato litigheranno per rivendicare una propria competenza, sarà la paralisi. 

4) Un sindaco che deve fare anche il senatore dovrà lasciare la propria città e recarsi periodicamente a Roma. L'attività di primo cittadino richiede una presenza costante sul territorio. 

5) Sarebbe stato molto più lineare abolire del tutto il senato. La politica renziana, come al solito, predilige le cose complicate. 

6) Vincendo i "sì", andrebbe a rafforzarsi il malaffare. Non a caso, la riforma proposta dall'attuale governo è sostenuta dai poteri forti, nessuno escluso. Banca Etruria e l'aereo personale di Renzi, pagato dagli Italiani, sono soltanto epifenomeni di un malcostume elevato a sistema.


Giacinto Zappacosta

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