venerdì 21 gennaio 2011

Analisi della lettera di Prc a Lapenna e PD

Analisi logica

E’ di oggi una accorata lettera aperta che i ”ragazzi” di Prc inviano al sindaco uscente ed al PD. Se si legge tra le righe il messaggio, non sfuggirà ai più una presa di distanze da Lapenna e dall’operato dall’Amministrazione uscente.

Nella lettera infatti si legge:

… Ed in questo quadro quasi esasperante, si apprende di un nostro appoggio alla ricandidatura di Luciano Lapenna definito “incondizionato”. In realtà, coerentemente con quello che diciamo ormai da mesi, il nostro sostegno è strettamente vincolato alla condivisione di un programma, di cui auspichiamo si possa finalmente iniziare a discutere con tutte le forze politiche che si riconoscono compatibili con una visione politica di centro-sinistra.


Ma perché, dico io, fino ad ora non avete seguito un programma condiviso? E quale programma avete seguito? E se non era condiviso perché lo avete “assecondato”?

Oltre a quanto sopra poi, una sequela di “dobbiamo” così ovvi e condivisibili verso i quali si potrebbe rispondere con un comune “dicano qualcosa di (centro)sinistra” e aggiungerei “per piacere”.

La conclusione della missiva poi è magnifica:

Noi crediamo che quel candidato possa essere Luciano Lapenna”.

“Crediamo” “possa essere” ma non ne siamo sicuri, quindi …

Cari “ragazzi”, il vero problema è che tutti sanno che il sindaco uscente è stato imposto nel 2006 ed è indigesto ancora oggi. E’ riuscito a distruggere il PD locale, ha bloccato ogni voce “critica” a lui vicina e ha dimostrato tutta la sua incapacità “di” amministrare la città, solo che nessuno ha il coraggio (non uso altri termini “televisivi”) di dire chiaramente “non lo vogliamo più”.

Le motivazioni di questa paura sono svariate e, per ora, non sto ad elencarle. Ci sarà tempo in futuro.

La vera farsa sta nel fatto che chi, del suo raggruppamento politico nel 2006, lo aveva appoggiato è stato eliminato, mentre chi lo aveva osteggiato, poi lo ha mantenuto in vita (politicamente e soprattutto “amministrativamente” parlando).
La vera farsa sta anche nel fatto che partiti come l’IdV si presentano, contro chi possiede i carri armati, col fucile dotato di tappo di sughero e pensano anche di essere credibili.
La vera farsa è che se non cade ora l’amministrazione, come ho già detto, con qualche asfalto o qualche giardinetto, convinceranno i distratti che sono state fatte “cose buone”.
La vera farsa è che tra personalismi, gelosie, lotte di potere, mancanza di idee, incapacità e quanto altro … (continuate voi).

Tutto questo a spese della città e dei cittadini.

Francescopaolo D'Adamo

Nessun commento:

Posta un commento