Invece furoreggiano le televisioni
Ieri ho visto di persona l’avvocato Galoppa. Pensavo fosse più alto. Elegante nel vestire, un po’ sulle sue, sempre sereno, almeno all’apparenza, così come si mostra in tv, oserei dire atarattico, era l’oggetto dei nostri discorsi. Gran dritto quel legale: ha preso la palla al balzo e non ci ha pensato su un attimo. La notorietà, con l’annesso e il connesso di inviti nei salotti buoni della Rai e dei vari canali che imperversano nell’etere, soprattutto con il riscontro economico che ne consegue, è ormai acquisita. E poi, vuoi mettere? Quando ti presenti davanti ad un giudice per perorare l’istanza del tuo cliente, puoi sempre far valere il tuo peso specifico, il tuo curriculum televisivo. Quel giorno, l’avvocato era di turno e gli toccò, quale difensore d’ufficio, assistere Michele Misseri. Il fiuto, connaturato, gli consigliò di impegnarsi anima e corpo nell’impresa, non disdegnando mai, anzi cercandoli ad ogni uscita pubblica, microfoni ed aggeggi similari. Siamo, così, non per colpa di Galoppa, alla spettacolarizzazione delle indagini. Mentre Sarah e la sua famiglia attendono giustizia.
Giacinto Zappacosta
pubblicato ieri su piazzarossetti.it
Ieri ho visto di persona l’avvocato Galoppa. Pensavo fosse più alto. Elegante nel vestire, un po’ sulle sue, sempre sereno, almeno all’apparenza, così come si mostra in tv, oserei dire atarattico, era l’oggetto dei nostri discorsi. Gran dritto quel legale: ha preso la palla al balzo e non ci ha pensato su un attimo. La notorietà, con l’annesso e il connesso di inviti nei salotti buoni della Rai e dei vari canali che imperversano nell’etere, soprattutto con il riscontro economico che ne consegue, è ormai acquisita. E poi, vuoi mettere? Quando ti presenti davanti ad un giudice per perorare l’istanza del tuo cliente, puoi sempre far valere il tuo peso specifico, il tuo curriculum televisivo. Quel giorno, l’avvocato era di turno e gli toccò, quale difensore d’ufficio, assistere Michele Misseri. Il fiuto, connaturato, gli consigliò di impegnarsi anima e corpo nell’impresa, non disdegnando mai, anzi cercandoli ad ogni uscita pubblica, microfoni ed aggeggi similari. Siamo, così, non per colpa di Galoppa, alla spettacolarizzazione delle indagini. Mentre Sarah e la sua famiglia attendono giustizia.Giacinto Zappacosta
pubblicato ieri su piazzarossetti.it
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