venerdì 11 marzo 2011

COSA C’E’ DIETRO QUELLA…PORTA?

L’avventura di un povero cristiano

Ci siamo: qualche nodo comincia ad arrivare al pettine. “I Dioscuri” (prendo in prestito un’espressione dell’amico Nicolangelo D’Adamo) hanno “piazzato” Della Porta, nonostante i mugugni della base e della dirigenza locale del Pdl. Nonostante quel pasticciaccio della residenza. In ordine cronologico: il candidato del centro-destra chiede la residenza nella nostra città, specificando di abitare al numero civico 1 di via Bachelet; esperite le dovute indagini, i vigili, per quanto di loro competenza, saltando a pie’ pari sul fatto che in quel punto preciso insista non uno stabile per civile abitazione, ma un edificio pubblico, cioè il palazzo di giustizia, danno il nulla osta; il sindaco Tagliente (a volte ritornano) concede la residenza; dal 22 settembre 1998 il Della Porta è dunque iscritto nelle liste anagrafiche del comune di Vasto. Bene, benissimo. Dov’è la camera da letto dell’ex giudice, dove il bagno, la cucina? E poi, ha pagato la Tarsu? Gran brutta storia, anche da un punto di vista penale.

Valga un piccolo, insignificante raffronto. Rientrato io a Vasto dopo tanto tempo, ho omesso di chiedere la residenza nella città natìa, come sarebbe stato mio dovere. Conclusione: il comune di Cremona, dove abitavo, mi ha giustamente dichiarato decaduto dalla residenza per irreperibilità. La mia avventura si è conclusa con la richiesta, e la successiva concessione, della residenza a Vasto. Due pesi e due misure. Ma la mia irreperibilità in quel di Cremona non è assimilabile, anzi perfettamente sovrapponibile, alla attuale posizione di Della Porta, magistrato ormai in quiescenza, che, in quanto tale, si presume, non mette più piede in Tribunale?
È la nuova categoria sociologica della “Vastisità” che reclama spazio nella campagna elettorale.

Giacinto Zappacosta
pubblicato su piazza rossetti.it


2 commenti:

  1. M.L.Kingf: "non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti". Condivido.

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  2. Il problema è diventato adesso il palazzetto dello sport. Pensa un po'!

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