domenica 15 maggio 2011

DIARIO DI UN ELETTORE...

....un po' emozionato

Eccomi. Ho votato in un seggio ospitato nell’Istituto Commerciale, in via Conti Ricci, a Vasto, in Abruzzo, nell’antica regione dei Frentani, quei Frentani dai quali noi Vastesi abbiamo ereditato la capa tosta, quella pugnace volontà di andare sempre avanti. Dice Salmon che i Sanniti (i Frentani sono una filiazione di quel grande popolo italico) preferivano combattere, spesso contro i Romani, piuttosto che rimanere con le mani in mano. Abbiamo fatto lo stesso anche noi, in questa campagna elettorale, con le armi dei comizi, dei dibattiti e degli incontri con le persone: grazie al nostro generale, che ha dato a ognuno di noi la possibilità di impegnarsi in una causa nella quale crediamo, di combattere la buona battaglia. Un generale che, cammin facendo, si è accorto di avere un esercito, magari non di ufficiali, ma sicuramente di uomini e donne capaci e vogliosi di stare in prima linea, pancia a terra.
Dunque il mio voto. Sono stato il primo a inserire nell’urna la scheda, almeno nel mio seggio, ma credo di essere stato il primo in tutta Italia: alle 8,10 ero già fuori e avevo fatto un bel pezzo di strada. Sono entrato nella cabina emozionato come sempre, forse perché accompagnato tutte le volte dalla consapevolezza che il mio voto possa cambiare le cose nel senso sperato. A maggior ragione lo ero oggi, per il mio impegno a favore di un candidato sindaco, non importa chi. Buon voto a tutti. Buon voto ai Lancianesi, agli abitanti di Francavilla al Mare, di Roseto degli Abruzzi, ai Napoletani, ai Milanesi, ai Pavesi, ai Mantovani, ai Torinesi, ai Bolognesi, ai quasi 13 milioni di elettori.

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