mercoledì 22 giugno 2011

I DILETTANTI DELL’ELZEVIRO

Cittadini scemi o giornalisti a disagio?

Il giornaletto, tale è ormai diventato, continua nella sua opera di demolizione e di stupro ai danni della lingua italiana, la nostra stupenda lingua. Non posso credere che l’estensore del “fondo” (lo ha già toccato) a scuola dormisse, anzi sono sicuro che facesse il suo dovere.
Per gradi. Puntualmente, usa l’accento in luogo dell’apostrofo in espressioni come “a mò (orrore) d’esempio”. Ma gli funziona, almeno, il correttore automatico del programma word?
L’incipit del periodo, comunque, è solo un antipasto. Ecco l’argomentare: “ A mò d’esempio ipotizza (chi?) il caso di un intervento di tipo sanitario o riguardante uno stato di pericolo…”. Basta così. Insieme all’idioma, esce massacrato quel minimo di logica e di capacità comunicativa che ci aspetteremmo da tutti.
Ancora: “… ma soprattutto i cittadini che, intervenuti numerosi, non hanno ben compreso cosa stava succedendo”. No, caro opinionista, i cittadini hanno capito tutto, perché non sono scemi. In consiglio comunale hanno seguito passo passo, commentando, approvando e dissentendo. La prossima volta venga anche Lei.
A lato del “pezzo” d’apertura, fa mostra di sé il resoconto della conferenza stampa tenuta da alcuni consiglieri d’opposizione. More solito, l’avverbio di tempo (“stamani”) grida vendetta al cospetto di Dio: l’incontro con i giornalisti è già stato consegnato alla storia più di quarantotto ore fa. Ma ci vuole tanto a rileggersi gli articoli prima di mandarli in tipografia? Buonanotte e sogni dorati.
E poi dico: che senso ha ironizzare su chi ha sfiorato il ballottaggio per una manciata di voti? Invidia? Forse sbaglio, ma la candidata inspiegabilmente aggredita (da un punto di vista giornalistico, s’intende) ha avuto più di cento preferenze, molte di più di ventidue voti. Un rapido calcolo: ventidue voti sono la risultante di un voto ogni due seggi. La prossima volta andrà meglio.

Giacinto Zappacosta
già pubblicato su piazzarossetti.it

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