mercoledì 7 settembre 2011

VASTO. PDL, ULTIMO APPELLO

No ai signori delle tessere

10 euro. Tanto è il costo dell’iscrizione al partito berlusconiano. Venuta meno la speranza di rinnovamento che aveva accompagnato l’insediamento del commissario, i riflettori sono puntati ormai sul congresso che si terrà entro l’anno. A quel punto si conteranno le capocce, cioè le tessere: il problema è che, contando contando, possa prevalere, di nuovo, e per sempre, il vecchiume prostatico-oligarchico, quello che ha prodotto la caduta libera al 12% dei consensi. Caduta che non è detto non possa proseguire verso il baratro. Contenti loro, contenti tutti. L’unica cosa che resta da fare, prima che scada il tempo, è una coraggiosa azione di forza, un sussulto di orgoglio che intanto releghi i due consiglieri regionali, campioni della politica politicante, nel limbo ovattato dove si annulla il peso specifico di ognuno. In una parola, fuori dalle balle. Spianata la strada, le energie interne al partito, che non mancano, potranno ritrovarsi attorno ad un programma di rilancio. Ma per fare questo occorre mettersi contro tutti, a cominciare da Febbo. C’è qualcuno, all’interno della sezione di corso Garibaldi, penso ad un giovane, che abbia il coraggio di alzare la voce e di sbattere i pugni sul tavolo? D’altra parte, se a Vasto il partito perde consensi e si sfalda, poi sono cavoli amari per tutti, a cominciare da chi ambisce alle cariche elettive. La dotazione personale di voti non dura in eterno.

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