
Avete mai visto un politico dire a un suo interlocutore: “Hai ragione tu”, oppure semplicemente ammettere: “Ho sbagliato”? Mai.
Sarà per questo che da alcuni politici non sono stato creduto quando, a seguito dell’esclusione della lista di “Porta Nuova” dalle ultime elezioni comunali, ho commentato semplicemente riconoscendo il mio errore . Un politico non ammette mai; un politico rilancia sempre. Volendo, nel caso specifico, c’era anche spazio per farlo: denunciare la proditoria esclusione, le regole applicate a senso unico (si pensi a quanto è accaduto in Lombardia), etc. Ma io non sono un politico, né “Porta Nuova” un partito.
“Porta Nuova” esiste su una scommessa, una scommessa gandhiana: che sia possibile (e desiderabile) fare politica unicamente battendosi per il bene comune. Laddove il primo bene comune, per noi, è la verità. La verità non in assoluto, ma in ogni singola occasione e secondo le nostre limitate capacità; ma al di là (o al di qua) degli schieramenti.
In questo caso la verità è semplice. Il presidente della Commissione “Assetto del Territorio”, che per puro caso risponde al nome di Fabio Smargiassi, non ha dato attuazione ad una Delibera del Consiglio comunale che, a proposito della centrale della Istonia Energy, lo delegava “a seguire tutti gli sviluppi ed a riferire” al Consiglio stesso. Può non piacere, ma è un fatto. Null’altro che questo semplice fatto figurava nel comunicato.
La conferma viene ora del resto dal diretto interessato: “in qualità di presidente di commissione, mio malgrado non mi è mai stata notificata la convocazione della conferenza di servizi, né sono mai stato messo al corrente della posizione che il Comune, il sindaco e/o il dirigente hanno sostenuto” .
Questa ammissione, va da sé, è politicamente grave. Ma sarebbe stata pur sempre un bel segno di onestà intellettuale, se solo Fabio si fosse fermato lì. Sfortunatamente Fabio lì non si è fermato.
Un politico rilancia sempre…
Michele Celenza (presidente dell’Associazione civica “Porta Nuova”)
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