giovedì 29 dicembre 2011

CONTROSTORIA

Lo sapevi?

Le finanze del Regno delle Due Sicilie erano floride: possedeva più del doppio (443,2 in milioni di lire-oro) della ricchezza di tutti gli altri Stati della penisola sommati insieme (*).
La tassazione del Regno delle Due Sicilie era minima rispetto a quella che fu subito imposta dal nuovo Stato italiano (**).

(*) in poche settimane, questa ricchezza venne dilapidata da Garibaldi per ripagare chi aveva tradito Francesco II e per ricompensare la camorra per la collaborazione.
(**) Nelle Due Sicilie, nel 1859, la tassazione complessiva era di 14 franchi o lire a testa. Nel 1866, a soli sei anni dall’annessione, era arrivata già a 28, il doppio. E continuò ad aumentare sempre più...
Le nuove tasse imposte dallo Stato italiano: Imposta personale, Tassa sulle successioni, Tassa sulle donazioni, Tassa sui mutui, Tassa sulle doti, Tassa sull’emancipazione ed adozione; Tassa sulle pensioni, Tassa sanitaria, Tassa sulle fabbriche e sull’industria, Tassa per pesi e misure, Diritto d’insinuazione, Diritto di esportazione sulla paglia, fieno, ed avena, Diritto sul consumo delle carni, pelli, acquavite e birra, Tassa sulle mani morte, Tassa per la caccia, Tassa sulle vetture.

C'è bisogno ancora da domandarsi da dove provenga la crisi prima del Sud, poi dell’intera Italia?

da storialibera.it

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