lunedì 9 gennaio 2012

PUNTA PENNA. CON LA SALUTE NON SI SCHERZA

Al Sig. SINDACO Comune di Vasto
Al Dip.to di Prevenzione AUSL Lanciano-Vasto-Chieti
All’ARTA Distretto di San Salvo
Al Servizio Qualità dell’Aria Regione Abruzzo
Alla Polizia Provinciale Provincia di Chieti
Al COASIV Vasto

Oggetto: Rischi sanitari ed ambientali a Punta Penna. Richiesta informazioni. Accesso agli atti.

Questo Comitato ha ricevuto informazioni circa la presenza di problemi sanitari interessanti numerose persone che lavorano o risiedono nella zona di Punta Penna.
In particolare, i disturbi lamentati in forma grave, prevalentemente a carico degli occhi e dell’apparato respiratorio, tali da rendere necessario anche il ricorso al Pronto Soccorso, vengono estemporaneamente avvertiti in concomitanza della presenza di esalazioni moleste. Inoltre, soprattutto di notte, frequentemente, si avvertono cattivi odori che interessano, in forma pressoché esclusiva, zone situate sottovento l’Area Industriale, specificatamente quella prossima il tratto terminale del T. Lebba.
Quanto sopra, già noto ai riceventi la presente, ha assunto particolare virulenza negli ultimi due anni, tant’è che in loco si parla, di certo impropriamente e ricordando analogo episodio accaduto a San Salvo, ormai di “nube tossica”, e gli inconvenienti stanno ipotecando negativamente la stessa frequentazione della Riserva di Punta Aderci. Infatti, come segnalato al personale della Riserva da turisti e cittadini di Vasto, spesso ricadute preferenziali di miasmi interessano la “Spiaggetta”, costringendo i più ad abbandonare il sito.
Pertanto, stante la testimoniata pessima qualità dell’aria della zona, pericolosa per la salute durante il manifestarsi dei disturbi e ad effetto non direttamente quantificabile nella concentrazione soglia non avvertibile, la cui causa quasi certamente è da fare risalire al rilascio di emissioni non a norma o non note, si sollecita una tempestiva ed idonea azione di verifica e controllo, tali da permettere di appurare il perché della presenza dei rischi sanitari ed ambientali, imporre la rimozione delle cause e punire i colpevoli.
A riguardo, nell’osservare che segnalazioni di disturbi e ricorso a cure mediche sono pervenute agli Enti intestatari della presente da circa due anni (le ultime ad ottobre e dicembre), si richiede di conoscere quali interventi siano già stati attuati. Si informa, in tal senso che da parte loro le Associazioni ARCI, Movimento 5 Stelle, Porta Nuova, WWF, inoltreranno, per personale conoscenza, formale richiesta di accesso agli atti.
Infine, alla luce degli eventi connessi con la discussione sulle biomasse ed all’insediarsi in detta area di altri impianti a rischio, una constatazione, più che una riflessione, si impone: ma in presenza di così gravi problemi sanitari ed ambientali, per giunta noti da tempo, che originano molto probabilmente da emissioni, non diventa un obbligo per l’Autorità Sanitaria adottare un Atto di sospensione del realizzarsi di nuovi insediamenti produttivi o che eviti di autorizzarne altri? Solo così, in ossequio almeno al Principio di precauzione, si potrà evitare un ulteriore aggravio di contaminanti o sinergismi di incerta natura.

Vasto, il 9 gennaio 2012

Il Comitato Cittadino per la Tutela del Territorio


Per comunicazioni: salvavasto@gmail.com - michelecelenza@gmail.com

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