martedì 17 gennaio 2012

RIPROPONGO, SPERANDO CHE NON INTERVENGA DI NUOVO IL MINUS HABENS (IN SENSO STRETTAMENTE CULTURALE) CHE MI ACCUSO’ DI NON AVER MESSO PIEDE ...

... nel Nord Italia (ho vissuto 18 anni in Lombardia)

IL SUD (ITALIA) VAL BENE UNA TENDA
La geografia e la logica secondo Sallusti


Mentre pasteggiavo, ieri, seguivo distrattamente un programma in onda sul secondo canale della Rai (ore 14,30 circa). Si parlava di Lampedusa, dei profughi in fuga dal nord Africa e della guerra in atto nel Mediterraneo. C’era, tra gli altri, Sansonetti, che sosteneva questa tesi: stante la necessità di alleggerire la tragica situazione di Lampedusa, le regioni del nord Italia si stanno tirando indietro, mentre le regioni meridionali sono disponibili, come sempre, ad accogliere i migranti. La reazione di Sallusti, direttore de Il Giornale, non si è fatta attendere: in primo luogo il Nord ha accolto i meridionali che “arrivavano con le valigie di cartone” (ha usato proprio questa espressione), meridionali che ora sono la classe dirigente del Nord, e in secondo luogo il Sud, per le sue caratteristiche territoriali, si presta di più ad ospitare tendopoli (“come fai a montare una tenda a Milano?” è stato il suo empito). La logica è andata a farsi benedire. Suppongo che il Sallusti avesse in mente piazza Duomo, con le vicine via Torino, via Dante e via Orefici, percorse da tram e autobus, contrapposta ad un sud caratterizzato da ampi spazi agresti (magari non coltivati, visto che, così dicono, abbiamo poca voglia di lavorare), sede naturale per bivacchi a beneficio di Libici e Tunisini. Come se Napoli, Bari, Taranto, Palermo e Campobasso (vogliamo metterci anche Vasto?) non avessero un loro centro abitato, scarsamente idoneo a trasformarsi in campeggio. E poi, bella la silloge: abbiamo accolto i meridionali (italiani), adesso basta. Grande. Grande il Sallusti anche nell’affermare che i meridionali sono la classe dirigente del Nord. Addò! Comunque, inutile incazzarsi col direttore de Il Giornale: lo stesso errore grossolano alberga dalle nostre parti, con un candidato sindaco che non vuole i migranti a Vasto. Per non rovinare la stagione turistica. Ma la stessa cosa non vale per San Salvo, per Giulianova, per Rimini, per Metaponto, per Prati di Tivo, per Bagno di Romagna, per Alberobello? Signore, aiutaci.

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