venerdì 20 aprile 2012

CHIETI. RIAPRE IL CENTRO DI SALUTE MENTALE

Noi di ideAbruzzo accogliamo con piacere e sollievo la notizia diffusa con un comunicato dalla Asl Lanciano Vasto Chieti con cui si annuncia che da lunedì 23 aprile il Day Hospital del Centro di salute mentale di Chieti tornerà ad erogare i propri servizi agli utenti.

Non possiamo però – dichiara Sergio Montanaro componente del direttivo regionale – non dimostrare il nostro disappunto nell'apprendere notizie del genere come la chiusura di un servizio che contribuisce in maniera fondamentale a ridare serenità e vivibilità a varie famiglie che hanno propri cari con patologie simili. Quando si leggono certe notizie e soprattutto il modo in cui vengono prese talune decisioni, la sensazione è che noi tutti siamo considerati come nullità. Alla stregua di semplici numeri statistici da utilizzare anche a propria discrezione. Ancor più frustrante è quando ciò piove addosso a persone, e ribadisco persone, non semplici numeri statistici o pazienti, che proprio l'incertezza destabilizza ulteriormente minandone la serenità propria e delle proprie famiglie. Tali decisioni mettono in crisi anche il lavoro svolto da famiglie e pazienti già troppo spesso isolati e non ben considerati dalla società. Proprio in questi giorni da parte della Regione Abruzzo nelle nostre case è arrivata la Carta dei Servizi Sanitari e a pagina 4 si evidenziano come principi fondanti dell’azione la centralità del cittadino, l’affidabilità, l’efficacia, l’equità, la flessibilità e la trasparenza nell’erogazione dei servizi. Belle parole. Ci si impegni a tutti i livelli in modo che non rimangano tali pur nelle difficoltà che vi sono.

La difficile situazione della sanità regionale già ci impone sacrifici immani – dichiara Donato Marcotullio presidente regionale – sotto tutti i punti di vista, non solo economici, ma anche e soprattutto con liste di attesa lunghe che costringono gli abruzzesi vere e proprie via crucis per poter esercitare il proprio diritto alla salute. Queste decisioni repentine e a discapito di famiglie e persone estremamente deboli, seppur motivate da necessità organizzative, non riteniamo siano applicabili con la semplicità dimostrata. Tra l'altro per motivazioni organizzative a cui si sarebbe dovuto porre rimedio per tempo e non a discapito di persone che usufruiscono, loro malgrado, di un servizio estremamente importante anche a livello sociale oltre che personale e famigliare.

Noi di ideAbruzzo ci auguriamo che in queste settimane non si sia vanificato il lavoro di tanti operatori e non si sia inciso negativamente sulla fragilità estrema di persone e famiglie che proprio dalla possibilità di accedere a tali servizi riescono a trovare la forza di poter vivere serenamente.

Sergio Montanaro

Componente Direttivo Regionale

ideAbruzzo

Nessun commento:

Posta un commento