Autorizzazione attesa
per fine anno
Avviare una
banca in tempo di crisi è un’operazione che richiede molto coraggio e nello
stesso tempo tanta prudenza. Ma può essere una sfida interessante e con
concrete prospettive di successo se ci si presenta sul mercato con il giusto
spirito, un atteggiamento veramente cooperativistico
ed un’offerta
nuova e competitiva; in definitiva, con
una strategia tale da poter far fronte a testa alta alle altre realtà bancarie
operanti nel territorio.
E’ il caso
della Costituenda Banca di Vasto Credito Cooperativo che, seguendo i passaggi
delle previste procedure, sta lavorando per ottenere l’autorizzazione all’esercizio
dell’attività bancaria entro l’anno.
In questi
giorni il Consiglio di Amministrazione, presieduto dall’avv. Giorgio Del
Borrello, sta ultimando la stesura del Piano Industriale e la raccolta delle
sottoscrizioni dei 980 Soci della Banca nell’Elenco
Soci da trasmettere, con tutti gli
altri documenti, alla Banca d’Italia.
“Entro fine mese contiamo di consegnare l’intera documentazione alla Federazione delle
BCC per l’inoltro a Bankitalia – dice Del Borrello –, con l’auspicio di ottenere
l’autorizzazione entro ottobre /novembre
di quest’anno”.
La
procedura infatti prevede che l’intera documentazione venga esaminata/istruita
prima dalla Federazione Nazionale delle BCC e poi dalla Banca d’Italia ( Roma e
quindi L’Aquila ) che, ricorrendo tutte le condizioni ed i presupposti,
dovrebbe rilasciare, si confida, l’autorizzazione.
“Nel Piano
Industriale – aggiunge il presidente Giorgio Del Borrello - abbiamo cercato di prevedere in ogni minimo
dettaglio tutti gli aspetti, organizzativi ed operativi, del primo triennio di attività”. Si parla del mercato di riferimento, dei
settori economici e dei segmenti della clientela nel territorio, delle leve
strategiche della futura Banca di Vasto, della sua struttura tecnica, del suo
sistema di governance. Nella seconda parte del Piano, nella cosiddetta
“Relazione Tecnica Previsionale”, vengono esaminati gli investimenti per
avviare la Banca ,
le dimensioni operative, la raccolta e gli impieghi, i costi operativi per il
personale e per le spese amministrative, i risultati economici attesi. In
appendice una serie di Regolamenti.
“E’ utile ricordare – conclude Del Borrello -
che nel nostro cammino non siamo soli: saremo una Banca di Credito Cooperativo e dalla Federazione delle BCC già riceviamo – e continueremo
a ricevere in futuro - sostegno, assistenza e consulenza tecnico-professionale,
formazione. Stiamo parlando di un gruppo che in Italia ha oltre 400 banche con circa
4.500 sportelli e 36.000 dipendenti”.
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