Anche ideAbruzzo ritiene che l’intenzione avanzata dal
vice presidente del Bivio, Andrea Iezzi,
di richiedere l’esenzione dal pagamento dell’IMU per i residenti di
Casoni sia da sostenere. Quindi apprezziamo la proposta del consigliere Bassam
El Zohbi, sicuramente valida per iniziare ad aprire una discussione sul tema.
Questo riteniamo sia solo uno dei molteplici aspetti non
certamente positivi da dover affrontare in merito alla complessa questione rifiuti
relativamente al territorio di Chieti come città.
Dopo aver affrontato la questione “rifiuti pescaresi nella
discarica Casoni” come una vicenda dal sapore campanilistico in cui i politici
Teatini e non solo, nessuno escluso ed a tutti i livelli, hanno fatto a gara
per scaricare le responsabilità su altri, per poi cercare di fregiarsi
dell’onore della risoluzione del problema, riteniamo sia ormai giunto il
momento di analizzare la tematica nel suo complesso e di aprire un dibattito
serio.
Si continua ancora a far finta di nulla senza dare risposte
concrete lasciando che il tempo scorra e tutto si sistemi per come ad ognuno
serve. L’inerzia delle Istituzioni come la Provincia, che non ha ancora
predisposto un piano per i rifiuti al passo con le disposizione e normative
vigenti, come invece doveva essere, e la Regione, per la gestione dei Consorzi
e delle strutture, è palese ed evidente. Manca un disegno preciso per poter
tracciare una rotta e non solo su Chieti. Non si capisce ancora e chissà se mai
lo si capirà se la nostra risposta come Regione Abruzzo e ancor più come città
di Chieti sia incentrata sulla sostenibilità del ciclo dei rifiuti o se si
punta ad una forte industrializzazione del ciclo stesso, importando addirittura
i rifiuti da fuori regione, con tutto ciò che ne comporta per il territorio.
In questo scenario lacunoso appare evidente come Chieti e le
sue immediate vicinanze siano divenute, anche per la disastrosa situazione
occupazionale, punto di attrattiva per investimenti in questo settore.
Ancor più sarebbe opportuno avere un progetto preciso per
evitare disfunzioni, sprechi di denaro pubblico, vedi lo stabilimento di
Alanno, e soprattutto speculazioni a spese della comunità e ancor più sulla
pelle dei lavoratori in difficoltà.
Ci avviciniamo al periodo pre-elettorale, specialmente in
prospettiva regionale, e questa situazione di incertezza favorisce personaggi
senza scrupolo che intendono, come già accaduto, speculare sulle necessità
lavorative ventilando promesse di impiego grazie alla realizzazione di impianti
a destra e a manca. Pare che a Chieti si riesca ad operare solo nel settore dei
rifiuti. Non a caso sull’argomento i big della politica Teatina non si
esprimono direttamente.
Non si può pensare di poter risolvere tutto soltanto abbassando
le tasse ai cittadini. Non è questo ciò che viene chiesto alla politica.
Sergio Montanaro
Componente Direttivo Regionale
ideAbruzzo
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