sabato 5 maggio 2012

ERO ANDATO UN ATTIMO AL BAR



Griderà al complotto e cercherà di minimizzare. Il governatore del  Vasto, Luciano Antonio Lapenna, secondo un copione vecchio come la prima e la seconda repubblica messe insieme, si difenderà con tutto l’armamentario a sua disposizione, ivi compreso il riferimento all’Antipolitica, categoria che il regime dei partiti ha inventato per cercare di pararsi il sedere. Anche Luciano vuole pararsi il sedere (il riferimento al para-sederismo è solo nella mente traviata di qualche lettore) e, nel caso di specie, svolgerà lodevolmente il suo compitino. “Ero entrato un attimo nel vicino bar a bere qualcosa” sarà l’incipit della sua querimonia. Ma il sindaco non capirà mai che il problema è un altro: parcheggiare l’auto nello spazio riservato agli inabili puzza maledettamente di maleducazione. Non maleducazione istituzionale, ma maleducazione sic et simpliciter. A Marco di Michele Marisi, che ha pubblicato la foto sul suo profilo fb, va il merito di aver sollevato un problema, quello della diffusa percezione, in capo al politico investito di una funzione pubblica, che potremmo definire auto-assolutoria (è proprio il caso di dire). Cioè, le regole valgono per gli altri. Dovrebbe essere il contrario, atteso che Lapenna è chiamato a dare il buon esempio. Ma non è da lui.

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