mercoledì 9 maggio 2012

PIU’ GRILLO PER TUTTI



Ognuno la può pensare come gli pare, ma una cosa è certa: Grillo, offrendo uno sbocco rappresentativo-istituzionale alla rabbia che cova nel corpo sociale, svolge un ruolo indispensabile. Nessuno, tra i tanti osservatori, che per darsi un tono si auto-definiscono analisti, ha mai riflettuto sul punto specifico, sull’alveo grilliano che incanala il malcontento, altrimenti destinato ad erompere in altre forme già purtroppo sperimentate. Grillo ci mette la faccia, ci mette un programma, delle idee, forse anche delle idealità, soprattutto la promessa di un agire onesto. E poi, cavolo, ti fa anche sfogare con quel suo eloquio non propriamente adatto ai salotti buoni, dove peraltro avviene di peggio. L’imbarazzo col quale lo guarda la politica ufficiale, quella dai comportamenti cialtroneschi e da latrocinio, imbarazzo a volte dissimulato in un sorrisetto da primo della classe, di uno che ha l’aria di volerti spiegare tutto, anche come si fa a rubacchiare, è l’epifenomeno di una svolta epocale, quella che ci riserverà, di qui ad un anno, qualche bella sorpresa. 

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