lunedì 28 maggio 2012

SENZA VERECONDIA



Impressiona la mancata percezione del momento, il che si appalesa in una arroganza senza precedenti. Su face book girano tante storie e storielle, epifenomeni di una incazzatura popolare montante. Non tutte saranno vere, per carità, però nessuno può contestare che gli oligarchi costituiscano una massa di parassiti e di papponi. Segnalo l’ultima. Il prof. sen. Monti, così si legge in rete, ha intestato alla Goldman Sachs (sì, proprio quella) una villa principesca appena acquistata sulle rive del Lago Maggiore, costo 6 milioni di euro. Il resultato, semplice, immediato, è che la proprietà, in quanto istituto bancario, non pagherà l’Imu. Occorre aggiungere altro? Basti solo questo: appena insediatosi a Palazzo Chigi, il professore ha assunto un’addetta stampa a 11 mila euro al mese. Come ho detto più volte, e non mi stancherò di ripeterlo, il discrimine, dal punto di vista degli elettori, è nella scelta delle persone, nei loro comportamenti concreti, nella loro onestà. Abbiamo bisogno di serietà, non di pluri-decorati personaggi buoni in qualsiasi stagione e per ogni evenienza. Prendiamo il Formigoni, che sembra aver abdicato a quella necessità etica insita in una visione cristiana dell’agire umano. Cerco di spiegarmi. Le accuse vanno provate, ma ciò che lascia perplessi è la querimonia del governatore, tutta tesa ad una sfida, francamente un po’ goffa: “se si dimostrerà che ho favorito Daccò, mi dimetterò”. Non si scompone il presidente della regione Lombardia, non si affanna a negare le dazioni, come se fosse tutto normale. Così almeno nei resoconti giornalistici. No, non ci siamo. Tu, in quanto politico, in quanto amministratore, non puoi, non devi, per una apodittica regola morale, ricevere regalie (e che regalie), soprattutto da una persona che professionalmente ha interessi nella sanità. L’uomo di governo, ad ogni livello territoriale, deve essere un esempio per tutti, deve non solo essere, ma anche apparire irreprensibile. Abbiamo perso il buon senso, quell’insieme di precetti inconfutabili che albergano nell’animo umano. Di più, abbiamo perso la verecondia. 

Nessun commento:

Posta un commento