lunedì 28 maggio 2012

Vasto: basta con il Tribunale. Avanti con l'Università




Dominati come siamo da una “criptocrazia” che non ci fa assolutamente presagire nulla di chiaro per il futuro, c’è chi chiede “lumi” al sindaco di Vasto in merito alla ventilata soppressione del Tribunale.  Ma dove si vuole andare a parare? Forse il campanilismo in questa Città è così alto da voler mantenere in “vita” una istituzione che, sia pure storica, ha costi tanto elevati rispetto alla sua funzione da doverne chiedere la soppressione? Oppure la “lobby” degli avvocati locali (mi si prenda per umorista) è così potente? Non posso pensare sia “solo” questo. Probabilmente c’è qualche altra motivazione che spinge tanti cittadini a “bramare” di non voler perdere questa importantissima istituzione pubblica.
In una città conservatrice come la nostra, la soppressione del Tribunale, rappresenta un ulteriore passo indietro. “Continuando così non ci resterà niente!” si sente dire.
E se invece vedessimo questa soppressione come un passo avanti? Uno “svecchiamento” che ci porti a cercare elementi nuovi di sviluppo, non legati alle logiche del passato? Una necessità che ci spinga a diventare “qualcosa” che non siamo stati prima?
Sarebbe una sfida troppo difficile per questa città? Forse sì per una rappresentanza politica vuota e per una cittadinanza avviluppata in ottundimento senza precedenti, tuttavia per favorire i “giovani” che sempre più parlano di lasciare questo luogo, bisognerebbe tentare.
E io che da qualche tempo mi accorgo di non essere più “giovane” propongo una idea “vecchia”: Se da Roma decidessero di voler sopprimere il Tribunale, dimostriamo un minimo di capacità. Trattiamo finalmente, concretamente, numeri alla mano, una Università per Vasto. Chiediamo: volete togliere il Tribunale? Dateci l’Università. I costi sarebbero uguali se non addirittura inferiori e sarebbero i giovani, col loro bagaglio creativo, ad arricchire la nostra Città.
Aldilà del risparmio per l’amministrazione (i costi del Tribunale ricadono su tutti i vastesi), aldilà del ritorno economico per i cittadini (affitti, commercio, consumi in genere), Vasto ha bisogno di “freschezza”. Provate ad ascoltare o a leggere quanto i “giovani” rappresentanti della politica locale dicono o scrivono. Ve ne renderete conto anche voi.

F.P. D’Adamo

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