Perdonami di nuovo, caro..., ma non ci siamo proprio. Il nome Italia, che dovremmo rispettare,
nasce, è vero, in Calabria, ma si estende piano piano, risalendo la Penisola.
All’epoca, per esempio, secondo alcuni autori, Taranto, la πόλις greca, era in
Italia, anche se Aristotele, per motivi che potremmo definire nazionalistici,
negava il fatto. In ogni caso, non è vero che il nome sia limitato alla
Calabria ed è verissimo che gli Italioti siano i Greci abitanti in Italia,
almeno nella parte continentale (i Sicelioti erano i Greci di Sicilia). Aggiungo
che lo stato secessionista fondato dagli Italici durante la guerra sociale, con
capitale Corfinio, ora in provincia de L’Aquila, si chiamava semplicemente, e
significativamente, Italia, come testimoniato dalle monete rinvenute nell’area.
Rimane il fatto che hai usato un termine in modo improprio, a nulla
giustificandoti l’abitudine anglosassone. Non vedo perché dobbiamo accodarci ad
usi che provengono da Oltre Manica. Sarebbe anzi il caso di ribellarsi e di non
farci spappolare il cervello da chi decide quello che dobbiamo pensare. E poi,
a parte l’inno nazionale, che effettivamente è un precipitato storico del
risorgimento, dobbiamo capire tutti una cosa: il Meridionalismo, il riscatto di
una terra, l’affermazione di una storiografia avulsa dalle falsità scolastiche
non passano attraverso atteggiamenti di stampo leghista. Buona giornata.
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