Vasto, 12.09.2012.- Il gruppo consigliare di
“Progetto per Vasto”, nel caso di
approvazione definitiva del Piano attuativo del Comparto interessato dal
progetto LITOS srl, verificherà l’ipotesi del ricorso alla Corte dei Conti.
Il 24 Agosto scorso, il Consiglio comunale ha “adottato”,
senza la presenza dei Consiglieri di “Progetto
per Vasto” per l’occasione usciti dall’aula dopo aver partecipato al
dibattito, il Piano particolareggiato della Immobiliare LITOS srl che prevede
l’edificazione di un ipermercato e di un albergo tra la Circonvallazione
Istoniense, Via Paul Harris e Via dei Conti Ricci.
Nel corso del dibattito in aula, sono stati ampiamente
illustrati i motivi che hanno indotto questo Gruppo consiliare a dichiararsi
contrario all’operazione così come concepita e proposta. Infatti, a nostro
giudizio, in virtù della Convenzione che sottende il progetto e ad operazione
conclusa, il Comune
di Vasto e la Comunità cittadina ne rileverà un beneficio
molto scarso.
Nel comparto,
esteso per 17.120 mq, insistono terreni di proprietà della LITOS srl per 14.600
mq, di altro privato per 522 mq e del Comune di Vasto per circa 2000 mq. La
partecipazione del Comune, in forza dei suoi 2000 mq, produrrà, quale
beneficio, la realizzazione di un parcheggio scoperto, adiacente l’ipermercato
e quindi, praticamente, a servizio della prevista struttura commerciale; oltre alla
realizzazione di alcune opere di urbanizzazione quali la sistemazione
funzionale al progetto delle strade adiacenti, gli impianti di acqua potabile e
d’innaffiamento, le fognature, la rete del gas, quella di distribuzione di
energia elettrica, l’illuminazione e la sistemazione degli spazi verdi pubblici,
naturalmente tutto funzionalmente adeguato alle esigenze dell’ipermercato e
dell’albergo o all’interno ed a servizio del relativo Comparto.
Il gruppo
consiliare si esprime certamente a favore di una nuova struttura ricettiva
nella parte alta della città ma la previsione della sua realizzazione appare
essere più un alibi per giustificare l’apertura di un nuovo ipermercato che
altro. Ed infatti, mentre per l’iper si profila l’immediata concretizzazione,
per l’hotel devono ancora iniziare le trattative per l’individuazione dei
finanziatori interessati alla sua realizzazione. Si evidenzia così che vero
business dell’intera operazione è l’ipermercato. Il Consiglio comunale, quindi
ed a tal proposito, ha avvallato il tutto senza alcuna certezza, per di più
ottenendo benefici irrilevanti. Si aggiunge che il Comune, prima di aderire
alla Convenzione proposta da LITOS srl, non ha ritenuto far compiere alcuna
stima dall’Ufficio Tecnico Erariale che determinasse il valore effettivo del
terreno conferito nell’intera operazione, anche al solo fine di valutarne il
peso finanziario.
L’atto
compiuto dal Consiglio comunale, trattandosi di un Piano particolareggiato, è
stato di semplice “adozione”, adesso
il Piano dovrà essere pubblicato, eventualmente osservato e, solo in seguito,
definitivamente “approvato”. La
competenza sull’intero iter sarebbe potuta essere (dal settembre 2011) della
Giunta comunale ma l’Amministrazione vastese ha ritenuto portare ugualmente in
Consiglio la decisione. Presumiamo al fine di non assumere appieno e da sola
l’intera responsabilità politica, e non solo, dell’operazione...
I motivi che
hanno spinto “Progetto per Vasto” ad esprimere la propria contrarietà risiedono
nel fatto che il Comune, proprietario al pari degli altri privati, accettando
la Convenzione proposta da LITOS srl, ottiene un beneficio di scarsa rilevanza a
fronte della consistenza del terreno conferito nell’operazione: il 12% delle aree interessate dal
Piano, per di più, indispensabili per la fattibilità dell'intero Piano
particolareggiato.
Applicando il principio della "perequazione" (cioè
dell'indifferenza delle specifiche destinazioni delle singole "parti"
di terreno del comparto, finalizzate all'ottimale articolazione funzionale
dell'insieme e non all'attribuzione di valori alle singole parti) il Comune,
che rappresenta, appunto, il 12% del comparto, avrebbe dovuto ottenere, già nelle
previsioni, un valore pari alla quota di superficie detenuta, cioè circa il 12%!
Per
meglio dire, il Comune potrebbe non avere alcun interesse a detenere una quota
del futuro centro commerciale o della futura struttura ricettiva, ma non può esimersi dal rivendicare
un valore proporzionale alla quota parte di comparto detenuta,
sia pure per destinazioni che riterrà utili per le proprie finalità (che
restano comunque di interesse generale).
Ci si
chiede, inoltre, se il terreno di proprietà comunale inserito nel Piano particolareggiato
sia stato oggetto di adeguata "valorizzazione" attraverso il
Piano delle Valorizzazioni e delle Alienazioni Immobiliari, introdotto dal
legislatore proprio al fine di consentire la valorizzazione economica di beni
immobili di proprietà pubblica, sia ai fini della successiva alienazione, sia,
come in questo caso, al fine di consentire una maggiore utilità di
interesse generale (che ha pur sempre un valore economico).
Questi sono i motivi che inducono “Progetto per Vasto” a chiedere
all’Amministrazione comunale una rivisitazione della Convenzione e del Piano,
così come “adottato”, ancor prima
della sua pubblicazione. L’interesse da tutelare è quello pubblico e l’intera
operazione, così come proposta, non appare in linea con tale obiettivo
generale. In caso contrario, non resterebbe che chiedere la verifica da parte
della Corte dei Conti.
Massimo
Desiati – Andrea Bischia – Valerio Ruggieri
Consiglieri
comunali e Coordinatore di “Progetto per Vasto”
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