L’accordo
sulla competitività del 06/12/2011 ha dato inizio al dimagrimento dello
stipendio per i primi 35 lavoratori che hanno visto trasformare i loro
contratti di somministrazione in apprendistato. A questi lavoratori e a tutti quelli che saranno assunti in Pilkington,
dopo la stipula di quell’intesa, saranno
negati tutti i benefici economici derivanti dagli accordi aziendali per almeno otto lunghi anni. Ma quell’accordo ha anche ridotto le pause (per
tutti) e prolungato i tempi per il raggiungimento della professionalità
acquisita.
Ora
un neo assunto, per passare dal 1° livello (F) al 5° (D2), deve attendere dieci
lunghi anni, anche se l’art. 13 della legge 300/'70, cioè lo Statuto dei Lavoratori,
prevede solo 3 mesi per il diritto al riconoscimento delle mansioni
effettivamente svolte (vedi pag. 300 del nuovo contratto di lavoro).
Tutto ciò costerà ai neo assunti la
perdita di almeno due stipendi l’anno, mentre la CASTA dei padroni, politici
e dei nostri rappresentanti sindacali continua ad INGRASSARE.
Ma
chi credeva che questa crisi avrebbe colpito solo i giovani si è semplicemente
illuso.
Dopo
sei mesi da quella stipula si è cominciato a parlare nuovamente di esuberi e
per l’esattezza di 100 operai e 110 impiegati, ma incredibilmente nel giro di
poche settimane gli esuberi salgono
addirittura a 625, di cui 460 operai e 165 impiegati, anche se nello stesso
giorno (27/06/2012), dopo aver raggiunto l’intesa per i contratti di
solidarietà, si “ridimensionano” le cifre riportando gli esuberi a 500 unità
(415 operai e 85 tra impiegati e quadri).
Stranamente,
tra metà giungo e fine giugno, i 100
operai in esubero diventano 415, mentre i 165 impiegati e quadri si riducono
drasticamente a 85 unità.
Ma poiché la crisi avanza, nell’accordo
del 27 giugno scorso hanno pensato bene di azzerare in un sol colpo il Premio
di Partecipazione, lasciando per
l’anno finanziario in corso il solo premio legato alla malattia.
Quindi
nella retribuzione di settembre non
troveremo più gli 800 € di acconto e ad aprile non sarà erogato il saldo;
tutto ciò ridurrà ulteriormente gli stipendi, già penalizzati prima dalla cassa
integrazione e poi dall’entrata in vigore dei contratti di solidarietà, mentre,
ancora una volta, la CASTA dei padroni, politici e sindacalisti
non rinuncia a nulla e continua ad INGRASSARE.
In
Pilkington non è mai possibile conoscere il numero dei consulenti esterni, né
quello dei dirigenti che lavorano nel sito di San Salvo, neanche si
conosce il bilancio e perciò non è
dato sapere se la Pilkington ha chiuso in
passivo, oppure ha semplicemente guadagnato meno rispetto alle previsioni.
L’unica certezza è che a pagare la
crisi sono sempre e soltanto i lavoratori e nessun altro.
A
livello nazionale lo scenario è ancor più preoccupante: l’inflazione riprende a galoppare superando il 3%, la
disoccupazione giovanile e non solo ha raggiunto cifre record trascinando al
suicidio tante persone, la pressione
fiscale (solo per gli onesti) raggiunge il 55%, la più elevata a livello
mondiale, l’articolo 18, che era intoccabile (così dicevano tutti i leader
sindacali), in verità è stato devastato, così pure le pensioni dei lavoratori
dall'ennesima controriforma del governo Monti.
Tutto ciò è accaduto senza che nessuna
sigla sindacale abbia dichiarato una sola ora di sciopero; VERGOGNA è
l’unica cosa che questi falsi rappresentanti dei cittadini e dei lavoratori
dovrebbero avere, ma purtroppo è un sentimento che costoro non conoscono.
Mentre
tanti lavoratori hanno già perso o stanno per perdere il lavoro, padroni, politici e sindacalisti continuano
a prendersi gioco di noi, preservando i loro innumerevoli privilegi.
CARI LAVORATORI, E’ ORA DI SVEGLIARSI
e iniziare a reagire energicamente contro questa massa improduttiva di
corrotti, fannulloni e ciarlatani che continuano a defraudare i nostri
stipendi, distruggendo il nostro futuro e soprattutto quello dei nostri figli.
San
Salvo, 11 settembre 2012 Confederazione
COBAS
RSU - Pilkington-NSG
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