L'inverno scorso una delegazione del
consorzio “Vasto in centro” venne nel mio studio per affidarmi l'incarico della
direzione artistica dell'animazione delle feste natalizie del 2011. Io ho
lavorato,
ho progettato, ho pianificato ed ho partecipato ad una “imbarazzantissima”
(per l'amministrazione comunale) riunione nella sala del gonfalone. Com'è come
non è l'incarico mi fu revocato senza né grazie né perché e l'animazione
natalizia è stata quella che tutti ricorderanno. In particolare aveva colpito
la mia idea di “illuminare di rosso monumenti e palazzi”. Nessuno si era preso
la briga di chiedermi spiegazioni e dettagli, fatto sta che in amministrazione
comunale si dovevano essere sentiti così sicuri di aver capito l'idea, da
procedere autonomamente. Il risultato è stato che misero le lucine di natale
sulla statua di Rossetti. L'eco degli sghignazzi arrivava sia a Teramo che a
Termoli. Finché, resisi un attimo conto, non tolsero precipitosamente le lucine.
Con la mia proposta di invitare l'Istituto
Italiano degli studi filosofici di Napoli a trasferirsi a Vasto il caso deve
essere stato diverso. Deve essere stato così al di là delle possibilità di
comprensione dell'amministrazione, che non c'è stata traccia alcuna di
reazione. Io posso capire l'astio sia politico che personale, ma il politico
sveglio coglie quanto c'è di buono in giro e lo utilizza, cercando magari di
appropriarsene (anche se poi il risultato sono le lucine di natale di cui
sopra). Oppure se la proposta è “scarsa”, coglie l'occasione per rimarcare
pubblicamente questo fatto e screditare l'avversario invitandolo ad occuparsi
di cose magari più al suo livello. Ed invece in questo caso nulla! Nessuna
reazione, encefalogramma piatto. Non è venuto nessun “intermediario” da me a
cercare di capire meglio, oppure al contrario nessuno ha avuto il coraggio di
dire: ma di cosa parli! Non si può mica fare!
Il fatto è che c'è una Formula 1 (Vasto)
guidata da chi non ha la patente ed ha serie difficoltà nel guidare una
bicicletta. E se al pilota dici, “guarda che non sei capace” quello ti
risponde: “ma a me mi ha scelto il televoto”. Non per questo però il cervello
della gente deve andare all'ammasso.
A proposito. La mia proposta l'avevo
estesa al Sindaco di Napoli; la segreteria del quale, mi ha cortesemente
risposto dicendomi che “è stata posta all’attenzione del Sindaco”.
F.P. D'Adamo
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