lunedì 7 gennaio 2013

PESCARA CAPOLUOGO D'ABRUZZO: BASTA CON LE "OPERE DI REGIME" E SI PENSI ALL'ECONOMIA DELLA CITTÀ


Dopo teatri e teatrini, ponti sul mare, fontane e piazzette, il "ponte nuovo" prossima, inutile spesa. Intanto i pescaresi sono in fila alla Caritas.


Non sono passate neanche 48 ore dall'annuncio dell'amministrazione Mascia sull'imminente posa della "prima pietra" per un teatro-opera d'arte, che la stessa compagine annuncia la riapertura del capitolo "ponte nuovo". Con aumento di spesa di parecchi punti percentuale rispetto a due anni fa.

"A parte che i ponti sono di pessimo auspicio in quanto luoghi preferiti dagli aspiranti suicidi - commenta a caldo Roberto Santuccione, leader del movimento politico Pescara Capoluogo d'Abruzzo, non appena appresa l'ultima trovata di sindaco e giunta - non possiamo che esprimere tutta la nostra indignazione per la politica in stile "regime totalitario" che questa amministrazione sta portando avanti.

In questo momento storico, pensare ad opere non solo inutili ma costose e non desiderate dai cittadini, ci sarebbe piaciuto vedere un'amministrazione cittadina piu' attenta a rilanciare l'economia che a porre la firma ad opere di regime con il miraggio di presentarsi nuovamente alle elezioni del prossimo anno in pompa magna. La cittadinanza chiede qualita' della vita, la quale non passa sui ponti ma e' frutto di un lavoro costante nel tempo e dell'opera di amministratori lungimiranti.

Forse per i sindaci degli ultimi anni, queste opere sono l'unico modo di operare non avendo capacita' organizzative ma il benessere di una comunita' vede il lavoro al primo posto".

Ufficio stampa di Pescara Capoluogo d'Abruzzo

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