lunedì 11 marzo 2013

Il PD DI VASTO NULLA HA CAPITO DEL VOTO DEI RISULTATI ELETTORALI! E CHE SI VOTERA’ DI NUOVO E PRESTISSIMO? E CHE TUTTO PARE INGOVERNABILE?



Ho cercato di partecipare sabato 9 marzo 2013 ad una riunione del PD per una prima analisi del voto dopo i risultati elettorali che hanno visto a Vasto, sia alla camera dei deputati che al senato della repubblica il M5S come primo partito. Una occasione per comprendere quello che è stato, ritengo, un vero terremoto politico sociale e culturale che ha attraversato l’Italia dopo il risultato elettorale. Una riunione particolarmente importante per Vasto che dal giugno 2006 viene ininterrottamente amministrata da una coalizione di centro sinistra (PD,SEL,RIF,COM, ITALIA DEI VALORI, SOCIALISTI), e di quali riflessi il nuovo scenario dovrà prefigurare, e di quali nuovi rapporti si creeranno tra le forze politiche.  Una partecipazione personale che ho dovuto interrompere dopo i primi 5 interventi di esponenti PD, seguiti dalla relazione del giovane turco PD Del Casale e altri. Confesso che il linguaggio, l’esposizione dei ragionamenti, i temi affrontati, l’esiguo numero dei militanti presenti, la spocchia, la miseria delle argomentazioni oltre che una certa arroganza hanno rivelato una profonda incapacità di comprendere il trauma politico inferto dal M5S al PD e soprattutto di non comprendere quanto questo partito(?) sia lontano dalla gente, dai suoi problemi, dalle sue richieste e sensibilità; di quale serio segnale sia arrivato dal voto contro i partiti tradizionali, contro gli apparati e le oligarchie -  (fine di Casini UDC, fine di FINI, fine di INGROIA CON Rivoluzione civile, fine di Di Pietro, e del PCDI) -.  Un campanello d’allarme verso il PD di Bersani e del suo gruppo dirigente il quale dimostra ancora una volta, dopo l’appoggio dato al governo neoliberista di Monti una totale incapacità di analisi e di ascolto. Di quanto settarismo si annidi tra i dirigenti locali, che invece di aprire porte e finestre  di questa eterogenea composizione per arricchire di contenuti con proposte di analisi politiche, le chiude addirittura,negando la parola al sottoscritto che pure vanta una presenza politica in città. E’ risuonata spesso la parola “democrazia” nei vari interventi, ma dopo averla chiesta, la parola, viene negata perchè “non iscritto”. Ma sorvoliamo!
La prima delle regole di un gruppo dirigente quando si perdono le elezioni è quella delle dimissioni. E questo non è avvenuto.
La memoria e la storia fanno difetto anche a Vasto. Vorrei sottolineare come  questa sconfitta venga da molto lontano. Riprendere una analisi lezione, che spesso ho ricordato, di Enrico Berlinguer nella intervista rilasciata nel 1981 al giornalista Eugenio Scalfari in cui “I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l'iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un "boss" e dei "sotto-boss".” E continua “I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai TV, alcuni grandi giornali. Insomma, tutto è già lottizzato e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire. E il risultato è drammatico. Tutte le "operazioni" che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell'interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Un credito bancario viene concesso se è utile a questo fine, se procura vantaggi e rapporti di clientela; un'autorizzazione amministrativa viene data, un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata, un'attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti.”
 Il PD, quindi, viene sconfitto dalla mai risolta Questione Morale!E' da qui che si doveva ripartire!. Gli scandali stanno li’a dimostrarlo: (Cooperative rosse, Banca MPS, Unipol, sistema Penati, intreccio politica e affari. Fine ingloriosa del centro sinistra regionale con arresti del governatore Del Turco e tutti quei  transfughi socialisti passati al PD (Quarta e Cesaroni, Lusi amministratore PD della Margherita) nell’ambito della inchiesta sulla sanità dove (80% del bilancio regionale diventava l’appetito dei soldi pubblici e tangenti) e arresti di altri  autorevoli esponenti che continuano ancora a navigare nell’ombra e dettare la linea ai nostri nuovi condottieri vastesi. Ma andiamo alla polpa delle mancate risposte nella seduta di questa assemblea:
1)ancora non siamo riusciti a capire dal PD se intende tra gli impegni prioritari l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.
2)dove si trovano le soluzioni o risposte alla devastante crisi del mondo del lavoro.?
3)E’ vero o no che la crisi sociale sta devastando e lacerando un tessuto umano e civile del paese?
4)E’ vero o no che il PD, che doveva rappresentare il legame tra il disagio sociale (precariato, cococo, disoccupazione giovanile, mondo del lavoro) è venuto meno perdendo così la rappresentanza di questi strati sociali? Nella crisi delle nostre aree industriali il PD non una parola ha pronunziato!
5)E’ vero o no che sull’art. 18 dello Statuto dei lavoratori ha favorito la sua abrogazione in contraddizione con i suoi alleati SEL E RIF. COM?
6)E’ vero o no che sui temi della riconversione ecologica, investimenti sulla cultura, istruzione, riconversione urbanistica, risanamento dei territorio dopo inquinamento e cementificazione, nulla ha detto e nulla ha fatto per inserirli nel decreto sviluppo di Monti? Anzi il PD ha votato a favore delle trivellazioni per infestare di petrolio il Parco nazionale della Costa Teatina.
7)E’ vero o no che sulle pensioni delle fasce deboli della popolazione è stato silente? Cosi’ come su pensioni d’oro e privilegi vari dei manager pubblici e privati ha osservato la regola del silenzio monacale?
8)E’ vero o no che sulla dittatura imposta dall’Europa dei vincoli di bilancio i quali hanno come conseguenza crisi economica, recessione, disoccupazione, sofferenza sociale, nuova emigrazione, nuove povertà, austerità e impoverimento generale, con massacri sociali di proporzioni vaste come la situazione greca si e’ dichiarato favorevole al governo tecnico di Monti, e che lo stesso Monti ha pagato elettoralmente?  
9)E’ vero o no che ci è voluta la Magistratura per scoperchiare scandali, malaffare, corruzione, rimborsi elettorali, e altre porcherie del genere supplendo alla debolezza dei ceti politici tutti accomunati a reggere il loro potere di casta?
10)E’ vero o no che il PD ha sempre avuto un atteggiamento di insofferenza verso le battaglie dei Movimenti su Acqua, Tav, Spese Militari, riconversione industriale, riconversione ecologica e che infine i movimenti hanno votato M5S?
11) E’ vero o no che dalle elezioni è venuto il seguente verdetto: il 25% di astensione e il 25% dato al M5S? Oltre il 50% dell’elettorato non vede più nella politica la guida del Paese. Non e’ rilevante questo dato ai fini di una discussione politica?
11) Su questi temi l’assemblea di Vasto avrebbe dovuto interrogarsi e iniziare un nuovo percorso politico per avvicinarsi ad una cittadinanza delusa e senza speranza. Questo non è stato.
Chiudo con la famosa invettiva di Dante Alighieri del Canto Sesto per ricordare a tutti che il Paese è senza guida e i pericoli si addensano forti: “ Ahi serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello!”
  
Ivo Menna Ambientalista storico Lista La Nuova Terra

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