Ieri, 17 aprile, era prevista la seduta presso Palazzo
Madama in cui i Senatori della Repubblica Italiana si sarebbero confrontati
sulle problematiche legate alla ricostruzione che la città de L’Aquila si trova
ad affrontare dopo quattro anni dall’evento sismico del 6 aprile. La decisione
era stata presa dal Presidente del Senato Grasso in risposta alla richiesta
della cittadina eletta al senato Enza Blundo. La seduta è stata rinviata al 24
Aprile perché è prevista sull'argomento un'informativa del Governo. Ma ciò che
desta maggiori perplessità è quanto accaduto a Roma, fuori Palazzo Chigi, dove
il Sindaco de L’Aquila Massimo Cialente, insieme alla Senatrice Stefania
Pezzopane, è arrivato con una carriola in pugno. Il sindaco ha sottolineato che
il sottosegretario Catricalá ha accolto la richiesta di circa un miliardo di
euro per il 2013, da stanziare subito con un decreto per coprire almeno parte
delle spese della ricostruzione del capoluogo abruzzese e dei paesi limitrofi.
A tale somma dovrà poi essere aggiunta quella necessaria a completare la
ricostruzione che sarà oggetto della legge nazionale di stabilità di fine anno.
Questa notizia infonde certamente la speranza e la fiducia nei cittadini
aquilani che un giorno la città possa tornare ad essere quella di una volta, ma
si devono evidenziare i dubbi che desta questa vicenda. Perché solo ora si
parla di questa ingente cifra che la Stato sarebbe disposto a stanziare?
Soprattutto ci si chiede il motivo per cui tale richiesta non sia stata posta
in essere prima. Forse la risposta è arrivata solo ora perchè la portavoce al
Senato del M5s Enza Blundo ha attivato percorsi di indagine? Risulta
prioritario e di fondamentale importanza acquisire dai soggetti competenti
informazioni complete sui fondi stanziati e messi a disposizione,
comprensivi delle risorse spese e di quelle disponibili e spendibili, ai fini
della ricostruzione dei territori colpiti dal sisma.
Cittadina senatrice Rosetta Enza
Blundo
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