POSTI D’Alessandro: “Concentrarsi su riduzione
tasse per rilancio potere acquisto e crescita”
PESCARA, 24
OTTOBRE – "Non possiamo che esprimere soddisfazione per lo stop
dell’aumento dell’Iva dal 4 al 10% per le cooperative sociali e ci auguriamo
che, compresa l’importanza del ruolo svolto dagli operatori del settore, la
politica confermi tale decisione in ogni sede e anche per il futuro. L’aumento
dell’aliquota avrebbe messo a rischio oltre 5mila posti di lavoro in Abruzzo”.
Il vicepresidente di Confcooperative Abruzzo e presidente pescarese della
Confederazione, Giuseppe D’Alessandro, commenta così il blocco dell’aumento
dell’Iva sulle prestazioni socio-assistenziali ed educative erogate dalle coop
sociali, annunciato tra i punti della Legge di Stabilità, ed auspica, più in
generale, “uno sforzo maggiore per quanto riguarda la riduzione della pressione
fiscale su imprese e lavoratori”, elemento necessario per favorire la ripresa.
Le cooperative
sociali aderenti al sistema Confcooperative Abruzzo contano circa 3.000
lavoratori e producono complessivamente un fatturato di 60 milioni di euro, di
cui l’83.7% da cooperative sociali di tipo A (gestione di servizi socio-sanitari ed educativi) e il
16,3% da cooperative di tipo B (svolgimento di attività diverse
- agricole, industriali, commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento
lavorativo di persone svantaggiate).
“Per il
settore della cooperazione sociale – evidenzia D’Alessandro – questi sono veri
e propri anni bui. Il comparto, in estrema difficoltà, sta vivendo una
situazione di agonia. Il ritardo nei pagamenti da parte delle pubbliche
amministrazioni in molti casi mette a rischio il proseguimento stesso delle
attività delle cooperative, costrette a sostenere spese di vario genere e ad
anticipare il pagamento degli stipendi. Se i servizi continuano ad essere
garantiti, spesso è solo grazie all’impegno e alla dedizione degli operatori
che, nonostante tutto, hanno continuato a portare avanti le diverse attività”.
“Per
scongiurare l’aumento dell’Iva – ricorda inoltre il vicepresidente – nelle
scorse settimane è sceso in campo tutto il mondo della cooperazione,
evidenziando il rischio di gravissime conseguenze. In Abruzzo, ad esempio, hanno
fatto sentire la loro voce l’Alleanza delle Cooperative Italiane (Aci)
regionale, lanciando un appello ai parlamentari abruzzesi, e l’Alleanza delle
Cooperative Sociali, che aveva annunciato la mobilitazione”.
Più in generale, secondo D’Alessandro,
è auspicabile uno “sforzo maggiore sul fronte della riduzione della pressione
fiscale su imprese e lavoratori, oltre che in materia di investimenti, di tagli
alle spese improduttive e di pagamenti pubblici. In un momento durissimo
dell’economia italiana, con gli effetti della crisi che si fanno sentire in
modo drammatico nella nostra regione e mentre sindacati e lavoratori sono
mobilitati su tutti i fronti per le tante criticità presenti sul nostro
territorio, è necessario restituire potere d’acquisto ai lavoratori e
rilanciare la competitività. L’augurio – conclude il vicepresidente di
Confcooperative – è che i provvedimenti del Governo vadano sempre più in questa
direzione”.
Ufficio
stampa
Lorenzo Dolce
Nessun commento:
Posta un commento