martedì 1 ottobre 2013

Vasto. Via Adriatica e le cose minime da fare

Ridestare l'attenzione su Via Adriatica ritengo sia un dovere di ogni cittadino che abbia voglia di conservare un paesaggio di bellezza e di interesse che supera I confini cittadini e che si proietta nella dimensione futura di valorizzazione di una delle zone piu interessanti della città che le migliaia di turisti in estate hanno apprezzato nel passeggio pomeridiano e notturno. E ridestare l'attenzione significa segnalare alla amministrazione abbastanza distratta che una parte sottostante la passeggiata e' divenuta una specie di mini discarica di rifiuti. Dalle buste di plastica riempite di rifiuti alimentari, a scarpe dismesse, da bottiglie di birra a quelle di vino, a quelle erbacce altissime sì da assumere paesaggi dolorosamente abbandonati dale cure dell'uomo. Per non dire dei resti degli alberi tagliati all'inizio dell'estate e restati come arbusti secchi a coprire le nuove infiorescenze. Eppure poche cose ci vogliono per rendere più attrattiva una zona ricca di storia, di memoria, di bellezza paesaggistica ( archeologia, religione, storia romana, suggestion dei luoghi, una miscela ricca per il destino futuro della città),   
non essendo molto sviluppata la coscienza dei cittadini verso la cosa pubblica di tutti: un controllo attento incaricando vigili urbani o altri organi di vigilanza per impedire lo sversamento dei rifiuti, non consentire soste selvagge sui marciapiedi, rendere totalmente libera via Adriatica dalle auto, ricostruire un'area verde sull'orrenda piazza costruita di San Pietro come da anni richiedono I residenti, obbligare I titolari dei ristoranti, che in estate fanno profitti da capogiro, a pulire le colonnine della passeggiata dalle urine dei cani, - odori nauseabondi e insopportabili quando il calore estivo rimanda tali olezzi- . E poi restituire all'area archeologica il posto che merita, liberando appunto gli ingressi dalla furia distruttiva delle auto  posteggiate anche sui marciapiedi abusivamente. Restituire a Piazza del Popolo lo spazio liberato dalle pochissime auto dei residenti che bene accoglierebbero la liberazione di quest'area : una Piazza del Popolo che e' divenuto un grande abusivo parcheggio serale, e che determinano danni enormi al pavimento sconnettendolo e costringendo ad una manutenzione sempre più carente e  a spese di tutti, e per non citare I danni alle  persone che camminando tra pietre sconnesse,  riportano danni fisici. Spero per l'ennesima volta che Queste nostre proposte, ragionevoli e senza spese per il Comune, siano prese in seria considerazione da amministratori molto distratti dalla bellezza, ma molto attenti alle clientele politiche per future candidature personali.

 Ivo Menna  la nuova terra 


 

 

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