martedì 18 marzo 2014

QUEL 6 APRILE


Mancano pochi giorni al quinto anniversario del sisma aquilano, quel 6 aprile 2009 che ha segnato le vite di tutti gli abruzzesi e di tantissimi italiani.
6/4/09 3e32 i numeri impressi a fuoco nelle coscienze di tutti e nell'incoscienza di alcuni.

A soli cinque anni dal quel giorno di lutto, però, già si perde la memoria di cosa significhi quella data per gli italiani. 
Il 6 aprile si sono organizzate e continuano ad organizzarsi iniziative e manifestazioni che nulla hanno a che vedere con l'impegno a non dimenticare i martiri che hanno pagato il prezzo più alto ed alle loro famiglie che, anch'esse hanno dovuto subire l'estremo lutto.

Anche solo spostandosi di soli 30 Km dal cratere, nelle provincie di Pescara, Teramo e Chieti è tutto un pululare di serate, cantate, giochi, iniziative commerciali e caso clamorosamente grave, a nostro giudizio, anche istituzionali.
Si sente fortemente il bisogno di istituire una giornata di lutto in cui commemorare e ricordare, magari anche studiare il sisma aquilano.

Una giornata di lutto nel segno della prevenzione e della consapevolezza.
A scuola, nelle università con dibattiti e convegni pubblici.

Il 6 aprile dovrà diventare il giorno dei martiri che diedero la loro vita non invano o casualmente, ma che destarono la consapevolezza della sicurezza, del vivere sicuri.

L'appello alle istituzioni è forte, ai comuni ed ai loro sindaci, alla regione che possa impegnarsi per arrivare ad un coordinamento almeno regionale e poi portare l'istanza al Governo e fino al Quirinale per istituire una vera e propria giornata di lutto e studio sul sisma e sui terremoti.
Che ne dite ci state? Condividete il pezzo, commetatelo, fatelo girare, arricchitelo con le vostre considerazioni, raggiungiamo l’obiettivo!

La giornata dei 309 martiri aquilani immolati per un'Italia più consapevole e sicura, facciamo, tutti insieme, del loro sacrificio estremo un monito ed un insegnamento!


Luca Di Giacomantonio
Associazione Culturale Capoluogo.com

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