sabato 3 maggio 2014

LA SOLITUDINE SI DEVE FUGGIR

Sembra quasi che abbiano paura ad avvicinarsi al palco. Parlo di quei pochi presenti in piazza Diomede.Uno smarrito Lapenna non riesce più a richiamare le folle che, se non proprio oceaniche, fino a qualche tempo fa, perlomeno, gli evitavano figuracce colossali; una inadeguata giunta campicchia alla ricerca del tempo perduto, mentre una sfilacciata maggioranza diventa sempre più liquida. Intanto i problemi incancreniscono (è sufficiente citare solo quello, allarmante, ormai, della criminalità), si accumulano. L'unico a far finta di niente è l'ineffabile Lapenna. Beato lui.

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