mercoledì 4 giugno 2014

La libertà non ha prezzo


 


La libertà non ha prezzo e pertanto il nostro invito è di scrollarsi di dosso le catene e il bavaglio con cui la classe politica e sindacale ci ha costretto a vivere quasi in uno stato di schiavitù, facendo passare il diritto al lavoro come favori ricevuti.

La politica e il sindacato, in questi ultimi decenni hanno fatto più danno di una guerra, l’intendo dei Cobas, è quello di riscostruire e dare un nuovo volto al mondo del lavoro.

Chi crede che la politica ed il sindacato siano due cose diverse e distaccate tra loro, si sbaglia di grosso, lo dimostra il fatto che sono molti i personaggi di prima linea che dal mondo sindacale sono passati sull’altra sponda.

 A titolo di esempio citiamo solo alcuni nomi: l’ex capo della Uil Giorgio Benvenuto, fu eletto segretario del Partito socialista al posto di Bettino Craxi nel 1993, mentre Pietro Larizza segretario dal 1992 al 2000, fu eletto senatore nel 2007 nelle liste del PD.

Nella CGIL Bruno Trentin, ha avuto un seggio all'europarlamento, come pure Sergio Cofferati, che prima ancora è stato sindaco di Bologna, oltre che nomi  storici come Fausto Bertinotti, militante CGIL dal 1964, segretario del PRC dal 1994 al 2006, è stato pure presidente della Camera dei  Deputati dal 2006  al  2008.

Del tutto simile il percorso dei sindacalisti della Cisl, Savino Pezzotta eletto con la Margherita e Sergio D'Antoni che ha ricoperto l’incarico di viceministro durante l'ultimo governo di Romano Prodi.

Chi ha collezionato più poltrone è sicuramente Franco Marini, capo della CISL fino al 1991, nel 1992 è eletto alla camera, nel 1999 al Parlamento Europeo, ha ricoperto l’incarico di segretario politico della Margherita, è stato addirittura ministro del lavoro nel governo Andreotti, ha mantenuto per due anni la seconda carica dello stato in qualità di Presidente del Senato, ed infine, ha sfiorato perfino di salire sul podio più alto con la candidatura al Quirinale.

A questa lista non mancano sindacalisti di destra come Renata Polverini dell’UGL che è stata eletta Presidente della Regione Lazio nel 2009 e costretta alle dimissioni nel 2012 a seguito di un’inchiesta della magistratura.

Il peggiore di tutti però è stato sicuramente il segretario generale della CGIL Ottaviano Del Turco, che nel ricoprire l’incarico di Presidente della Regione Abruzzo, ha mandato in malora l’intera sanità della nostra regione e a lui dobbiamo le 10 € di ticket che ancora oggi paghiamo per risanare quello che lui e altri hanno preso. Per nostra fortuna la sua carriera politica ha avuto termine il 14 luglio 2008 quando venne arrestato dalla Guardia di Finanza a seguito di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Pescara sulla gestione della sanità di iniziativa privata in Abruzzo, insieme a una decina tra assessori, ex-assessori, consiglieri ed alti funzionari della Regione Abruzzo con l'accusa di associazione per delinquere, truffa, corruzione e concussione.

Il 22 luglio 2013 Del Turco, all'interno dell'inchiesta Sanitopoli, è condannato in primo grado a 9 anni e 6 mesi di reclusione per i reati di associazione per delinquere, corruzione, concussione, tentata concussione e falso.

 

Se questi ultimi in particolare sono stati i “MIGLIORI” individui al vertice dei sindacati nazionali, provate voi a immaginare cosa possono fare i “PEGGIORI” di loro.

Di recente è stato pubblicato il reddito medio dei paesi Europei che nel 2012 si attestava a 1904 €, mentre in Italia era pari a 1410 € con un impatto sul costo della vita paria a circa l’84%, in sostanza a fine mese resta solo il 16% dello stipendio. In Spagna il reddito è di 1850 € con un impatto del 59%, in Francia è pari a 2100 € con un costo della vita del 61%, in Gran Bretagna si guadagna 2570 €, con un impatto del 59% ed infine, in Germania si arriva a 2580 € con un costo della vita del 43% e di conseguenza ai lavoratori tedeschi a fine mese avanzano 1465 €, molto di più di quello che noi guadagniamo noi italiani.

Mentre nella vicina Svizzera il 18 maggio scorso si è svolto un referendum per decidere lo stipendio minimo più alto al mondo, pari a 3270 € al mese, 22 franchi ora, più del doppio degli 8,5 € all’ora obbligatori per la legge in Germania, i nostri politici e sindacalisti restano sordi rispetto all’appello della Comunità Europea sulle pensioni minime, che Bruxelles stima in poco più di 500 € al mese, oltre che la mancata lotta dello Stato contro la povertà. L’unico loro pensiero è fare il “DECRETO SVUOTA CARCERI”, nella realtà noi cittadini dovemmo presentare una proposta di  legge con un “DECRETO SVUOTA PARLAMENTARO”, sì perché è proprio lì che si annidano gran parte dei malavitosi di questa società.

Infine, non possiamo non ricordare la riforma Fornero che, oltre a creare circa 300.000 esodati, ha cancellato in un batter d’occhio e senza un’ora di sciopero, tutti i diritti acquisiti in materia pensionistica, spazzando via quelli intoccabili 40 anni di contributi, che a dire di tutti i sindacati erano un limite intoccabile ed inviolabile, ma fu addirittura innalzato a 42 anni e 2 mesi ed oggi, pur riconoscendo il grosso danno di tale riforma, nessuno ancora pone rimedio.

Tutto ciò non vuole essere un’accusa a nessuno in particolare, ma questa è l’unica verità che nessuno ha il coraggio di raccontare e che purtroppo ha portato in nostro bel paese in una situazione tale che il debito pubblico è arrivato a otre i 2100 miliardi di euro, con 34.000 euro di debito pro capite, 180 miliardi di evasione fiscale ogni anno, una disoccupazione record al 13 %, mentre quella giovanile schizza al 42,3 % (dati ISTAT febbraio 2014), cifra allucinante, la più alta negli ultimi 35 anni.

Questo, purtroppo, è il disastro in cui ci troviamo, sicuramente non per sola colpa di chi le combina certe malefatte, ma soprattutto per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e restano a guardare, perciò diciamo a gran voce BASTA e chiediamo a tutti voi lavoratori di impegnarvi in prima persona per cambiare la rotta, dando la vostra fiducia alla lista della CONFEDERAZIONE COBAS di cui fanno parte i sottoelencati candidati:

 


  1. RANIERI Domenico
  2. CORSICA Ferdinando
  3. SIVIERO Antonio Marcello

 

San Salvo, 03 giugno 2014

                                       Confederazione COBAS     

                                               Cobas del Lavoro Privato

                                                Sede del Vastese

 

 

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