La
libertà non ha prezzo e pertanto il nostro invito è di scrollarsi di dosso le
catene e il bavaglio con cui la classe politica e sindacale ci ha costretto a
vivere quasi in uno stato di schiavitù, facendo passare il diritto al lavoro
come favori ricevuti.
La
politica e il sindacato, in questi ultimi decenni hanno fatto più danno di una
guerra, l’intendo dei Cobas, è quello di
riscostruire e dare un nuovo volto al mondo del lavoro.
Chi
crede che la politica ed il sindacato siano due cose diverse e distaccate tra
loro, si sbaglia di grosso, lo dimostra il fatto che sono molti i personaggi di
prima linea che dal mondo sindacale sono passati sull’altra sponda.
A titolo di esempio citiamo solo alcuni nomi:
l’ex capo della Uil Giorgio Benvenuto,
fu eletto segretario del Partito socialista al posto di Bettino Craxi nel 1993,
mentre Pietro Larizza segretario dal
1992 al 2000, fu eletto senatore nel 2007 nelle liste del PD.
Nella CGIL Bruno Trentin, ha avuto un seggio all'europarlamento,
come pure Sergio Cofferati, che
prima ancora è stato sindaco di Bologna, oltre che nomi storici come Fausto Bertinotti, militante CGIL dal 1964, segretario del PRC dal 1994 al 2006, è stato pure presidente della Camera dei Deputati dal 2006 al 2008.
Del tutto
simile il percorso dei sindacalisti della Cisl, Savino Pezzotta eletto con la Margherita e
Sergio D'Antoni che ha ricoperto l’incarico di viceministro durante l'ultimo governo di Romano Prodi.
Chi
ha collezionato più poltrone è sicuramente Franco
Marini, capo della CISL fino al 1991, nel 1992 è eletto alla camera, nel
1999 al Parlamento Europeo, ha ricoperto l’incarico di segretario politico
della Margherita, è stato addirittura
ministro del lavoro nel governo Andreotti, ha mantenuto per due anni la seconda carica dello stato in qualità di Presidente
del Senato, ed infine, ha sfiorato
perfino di salire sul podio più alto con la candidatura al Quirinale.
A questa
lista non mancano sindacalisti di destra come Renata Polverini dell’UGL che è stata eletta Presidente della
Regione Lazio nel 2009 e costretta alle dimissioni nel 2012 a seguito di un’inchiesta
della magistratura.
Il peggiore di tutti però è stato sicuramente il
segretario generale della CGIL Ottaviano
Del Turco, che nel ricoprire l’incarico di Presidente della Regione
Abruzzo, ha mandato in malora l’intera sanità della nostra regione e a lui
dobbiamo le 10 € di ticket che ancora oggi paghiamo per risanare quello che lui
e altri hanno preso. Per nostra fortuna la sua carriera politica ha avuto
termine il 14 luglio 2008 quando venne arrestato dalla Guardia di Finanza a seguito di un'inchiesta della Procura della
Repubblica di Pescara sulla gestione della sanità di iniziativa privata in
Abruzzo, insieme a una decina tra assessori, ex-assessori, consiglieri ed alti
funzionari della Regione Abruzzo con
l'accusa di associazione per delinquere, truffa, corruzione e concussione.
Il 22 luglio 2013 Del Turco, all'interno dell'inchiesta Sanitopoli,
è condannato in primo grado a 9 anni e 6 mesi di reclusione per i reati di
associazione per delinquere, corruzione, concussione, tentata concussione e falso.
Se questi ultimi in particolare sono stati i “MIGLIORI” individui al vertice dei
sindacati nazionali, provate voi a immaginare cosa possono fare i “PEGGIORI” di loro.
Di recente è stato pubblicato il reddito medio dei paesi Europei che nel 2012 si attestava a 1904 €,
mentre in Italia era pari a 1410 €
con un impatto sul costo della vita paria a circa l’84%, in sostanza a fine
mese resta solo il 16% dello stipendio. In Spagna il reddito è di 1850 € con un
impatto del 59%, in Francia è pari a 2100 € con un costo della vita del 61%, in
Gran Bretagna si guadagna 2570 €, con un impatto del 59% ed infine, in Germania si arriva a 2580 € con un costo
della vita del 43% e di conseguenza ai lavoratori tedeschi a fine mese avanzano
1465 €, molto di più di quello che noi guadagniamo noi italiani.
Mentre nella vicina Svizzera il 18 maggio scorso si è svolto
un referendum per decidere lo stipendio minimo più alto al mondo, pari a 3270 €
al mese, 22 franchi ora, più del doppio degli 8,5 € all’ora obbligatori per la
legge in Germania, i nostri politici e sindacalisti restano sordi rispetto
all’appello della Comunità Europea sulle pensioni minime, che Bruxelles stima
in poco più di 500 € al mese, oltre che la mancata lotta dello Stato contro la
povertà. L’unico loro pensiero è fare il “DECRETO SVUOTA CARCERI”, nella realtà
noi cittadini dovemmo presentare una proposta di legge con un “DECRETO SVUOTA PARLAMENTARO”,
sì perché è proprio lì che si annidano gran parte dei malavitosi di questa
società.
Infine, non possiamo non ricordare la riforma Fornero che, oltre a creare circa 300.000 esodati,
ha cancellato in un batter d’occhio e senza un’ora di sciopero, tutti i diritti
acquisiti in materia pensionistica, spazzando via quelli intoccabili 40 anni di contributi, che a dire di
tutti i sindacati erano un limite intoccabile ed inviolabile, ma fu addirittura
innalzato a 42 anni e 2 mesi ed
oggi, pur riconoscendo il grosso danno di tale riforma, nessuno ancora pone
rimedio.
Tutto ciò non vuole essere un’accusa a nessuno in
particolare, ma questa è l’unica verità che nessuno ha il coraggio di
raccontare e che purtroppo ha portato in nostro bel paese in una situazione
tale che il debito pubblico è arrivato a
otre i 2100 miliardi di euro, con
34.000 euro di debito pro capite, 180 miliardi di evasione fiscale ogni anno,
una disoccupazione record al 13 %,
mentre quella giovanile schizza al 42,3 % (dati ISTAT febbraio 2014), cifra
allucinante, la più alta negli ultimi 35 anni.
Questo, purtroppo, è il disastro in
cui ci troviamo, sicuramente non per sola colpa di chi le combina certe
malefatte, ma soprattutto per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e
restano a guardare, perciò diciamo a gran voce BASTA e chiediamo a tutti
voi lavoratori di impegnarvi in prima persona per cambiare la rotta, dando la
vostra fiducia alla lista della CONFEDERAZIONE COBAS di cui fanno parte i
sottoelencati candidati:
- RANIERI
Domenico
- CORSICA
Ferdinando
- SIVIERO
Antonio Marcello
San Salvo,
03 giugno 2014
Confederazione
COBAS
Cobas del Lavoro Privato
Sede del Vastese
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