Se c'erano dei dubbi, prima del
Consiglio comunale del 25 Novembre scorso, sulle intenzioni dell'attuale
Amministrazione sulle sorti dell'ex asilo Carlo Della Penna, ora quei dubbi non
hanno più ragione di essere. La mozione delle opposizioni, che recepiva
interamente le richieste del nostro Comitato, "una mozione demagogica,
strumentale e spericolata", secondo il comunicato ufficiale del Comune[1], è
stata respinta.
Di conseguenza il complesso non
sarà più dedicato, secondo le intenzioni del donatore, Don Carlo Della Penna,
nonché secondo la nostra demagogica richiesta, "ai bimbi di Vasto",
ma fungerà, così il comunicato del Sindaco, genericamente da
"scuola".
Né tantomeno sarà preservato
nella sua integrità, come strumentalmente noi abbiamo preteso, per divenire al
contrario "una moderna e funzionale struttura scolastica" (è sempre
il Sindaco che parla), beninteso non prima di essere sottoposto a un'opera di
"completa ristrutturazione". Si badi che il Testo Unico in Materia Edilizia[2] per "interventi
di ristrutturazione edilizia" intende "gli interventi rivolti a
trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che
possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal
precedente" (art. 3). "Completa" ristrutturazione significa insomma
che si vuole qualcosa di completamente diverso. Che cosa?
Questo il comunicato del Sindaco
non lo dice. Lo dicono invece i giornali locali, che riferiscono della
ventilata costruzione di un nuovo colosso
edilizio[3], a seguito dell'abbattimento[4] del
complesso esistente. Vale a dire, al posto dell'Asilo modello edificato da Don
Carlo Della Penna, l'ennesimo casermone scolastico, costruito da un privato in
cambio della cessione del sito dell'attuale scuola media Paolucci, destinato a sua
volta a contenere l'ennesimo casermone residenziale.
"Il Presidente, nel
ricordare al Consiglio con quanta cura, con quanto spirito filantropico ed alto
senso di civismo il nostro concittadino Della Penna ha curato [e] seguito i
lavori dell'asilo fino alla sua inaugurazione [...] invita il Consiglio a
volere esprimere il più vivo ringraziamento e il più alto plauso al Cav. Della
Penna, assicurandogli che il suo gesto resterà scolpito nei cuori dei suoi
concittadini, con l'augurio [...] che l'opera da lui compiuta resti di monito e
di esempio a quanti amano la propria terra natale". Così si esprimeva il
Presidente del Consiglio comunale, nel novembre del 1955, nell'accettare la
donazione dell'Asilo al Comune di Vasto...
Questa città non sembra proprio riuscire a mantenere integro quanto di
buono gli è stato trasmesso dalle generazioni passate. Ma una comunità che
cancella il proprio passato non può attendersi niente dal proprio futuro.
L'asilo Carlo Della Penna,
restaurato, deve continuare ad esistere nella sua integrità; deve mantenere la
sua destinazione originaria; deve continuare ad essere un'opera utile, anzi
preziosa, per il futuro della comunità cittadina. Ciò è possibile, e
costituisce lo scopo stesso ("spericolato"?) del nostro Comitato. La
proposta che presentiamo in allegato, ad opera di Claudia Gattella, Coordinatrice
di Scuola dell’infanzia e Coordinatrice delle reti di scuole Paritarie
Pubbliche di Vasto e San Salvo, ci sembra essere un validissimo passo in questa
direzione.
Comitato cittadino per l'Asilo
Carlo Della Penna
Associazione civica Porta Nuova
Italia Nostra
Vasto Libera
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