Nel mese di novembre, nel parlamento
italiano si è votato per una scelta tra le piu gravi e pesanti per l’ Abruzzo
(Regione Verde dei Parchi): La Petrolizzazione del Mare Adriatico. A causa di
questo voto, tra qualche
tempo avremo la Regione nera del Mare Adriatico, il paesaggio agricolo
sommerso dalle scorie, e inquinamento aggressivo con una nuova devastazione
ambientale, e la conseguente fine della migliore economia agricola gastronomica
che negli anni si è costruita come immagine nel mondo la regione Abruzzo. Altro
che vino Montepulciano vantato nelle mostre vinicole internazionali! Chi
sono gli irresponsabili deputati che hanno votato in Parlamento per
questo misfatto ambientale?.
L’elenco di deputati è lungo : (278) di
PD, NDC, LEGA, Scelta civica. Il PD
vastese, a parole difensore dell'ambiente, ma nei fatti garante di chi devasta
e distrugge risorse ambientali; copre con il silenzio il suo rappresentante in Parlamento, Maria
Amato, che ha votato a favore del futuro disastro ambientale. Il Sindaco
Lapenna, camuffato da ambientalista rassicura i resti politici di SEL e
Rifondazione Comunista. I socialisti nemmeno si accorgono che il parlamentare
di Vasto esiste; il sellino Vicoli che si alza loquace ad ogni stormir di
fronda, tace! Tutti zitti e muti nella loro sudditanza!.Il PD regionale (che si
affretta per compiacere gli ambientalisti e prendere qualche voto dichiarando
di ricorrere alla Corte Costituzionale contro l'articolo 38 dello
Sbloccaitalia), conosce perfettamente i nomi dei suoi deputati che come la
Amato hanno votato sì a favore dell'art. 38 del decreto legge n.
133 del 2014 che autorizza le trivelle alla estrazione di petrolio. Un atto
irresponsabile che mette in moto la distruzione dell'Abruzzo, e di altre
regioni coinvolte. Questo disegno parte da lontano perche' per l'Abruzzo le
autorizzazioni erano state gia' rilasciate a - “Ombrina Mare 2, Elsa 2, Rospo
Mare 2, - dal governo di centro sinistra di Del Turco e compari, finiti
agli arresti e decapitati dalla magistratura. Del Turco e il suo comitato di
affari rilasciarono un consistente numero di
autorizzazioni per progetti di ricerca di idrocarburi e di petrolio. Proprio
con Del Turco matura e si svela quell'intreccio perverso di affari e politica,
tra Lega delle cooperative, organica al partito democratico, e istituzioni, un
matrimonio che esprime anche un attuale ministro di nome Poletti. Insomma tutto
si tiene nel verminaio affaristico di questo governo nazionale di larghe intese
e governo regionale. Tutti conniventi, compari e complici. La lista dei deputati del Pd abruzzese che hanno
votato a favore delle trivellazioni si compone di : Maria Amato, Antonio
Castricone, Vittoria D’Incecco, Gianluca Fusilli, Tommaso Ginoble, Izthak Yoram
Gutgeld. A cui si aggiunge un certo Giulio Sottanelli (Scelta civica) e Paolo
Tancredi (Ncd). Guarda caso che sono gli stessi nomi che hanno votato a favore delle pensioni
d'oro della casta che Renzi voleva eliminare a parole ma che invece continuano
a godere di grandi privilegi pesando per oltre 13 miliardi di euro alle casse
dello Stato. Questi deputati hanno votato contro la volonta' di milioni di
italiani cha vanno da Greenpeace Italia, a Legambiente, da WWF Italia, al
F.A.I.(fondo ambiente italia), a Italia Nostra, LIPU, Mountain Wilderness,
ProNatura, Salviamo il Paesaggio, Touring Club Italiano, fino ai movimenti per
i beni comuni come Acqua, mare, paesaggio, e di comuni cittadini che sono
scesi nelle piazze per impedire un nuovo disastro.
Chiedo alla deputata di Vasto Maria
Amato : nella sua veste di consigliera comunale della citta' non aveva votato
in consiglio comunale a favore del Parco Nazionale della Costa Teatina e al suo
allargamento, stante pure la presenza di un'area di riserva regionale protetta
dalla legge che la istituisce dal 1998?. Un voto incompatibile con la industrializzazione
petrolifera, altamente dannosa. Un voto che doveva decretare la fine del
devastante modello che ha causato il disastro chimico di Bussi, e altri
disastri altamente dannosi per salute e ambiente come è stato dimostrato da
anni, nell'area di Punta Penna dove insiste ancora un complesso di industrie altamente
inquinanti e di una bomba ecologica come Fox Petroli e Puccioni. Un voto in
coerenza con la esistenza della Riserva di
Punta d'Erce. Vuole spiegare ai cittadini vastesi e abruzzesi a cui ha
chiesto i voti qual'è la coerenza? Due voti diversi e difformi! A Vasto a
favore del nuovo modello ambientale, a Roma a favore del petrolio! Ma si e' accorta la deputata
vastese che ieri mattina e' crollata una parte del Palazzo d'Avalos che confina
con la sua abitazione sulla Loggia Ambling e che il 70% del territorio vastese
e' a rischio dissesto idrogeologico, non da quando sono iniziate le piogge, ma
da lunghissimi anni, a causa della dissennatezza del modello economico
costruito in questo mezzo secolo e da una perdurante latitanza di manutenzione
anche dei tombini e delle caditoie?. La prevenzione, il dissesto idrogeologico,
la cura e la manutenzione della città non dovrebbe essere il tema politico in
cima ai suoi pensieri ? O anche lei, entrata nel cono d’ombra del
potere riesce solo a organizzare mediocri incontri politici invitando Cuperlo a
Palazzo d'Avalos, il capogruppo PD del comune di Parma sempre nel palazzo ieri
ferito a morte, e poi Rosi Bindi, una
vecchia conoscenza e organizzandola non in una sala pubblica, ma addirittura
nell'istituto Commerciale Filippo Palizzi parlando di temi avulsi dalla realta'
cittadina. Insomma sono iniziate le grandi manovre politiche per
l'avvicinamento delle amministrative a Vasto e che anche le scuole possano
diventare serbatoi di voti. Insomma serbatoi clientelari di voti, tra ospedale,
scuole, uffici postali, societa' di riscossioni, tribunali e così via dicendo.
Vasto, Ivo Menna
ambientalista storico e commissario Osservatorio Nazionale Amianto
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