La modifica immediata del Regolamento che disciplina
i criteri di pagamento della TA.RI. è stata richiesta dai Consiglieri comunali
Etelwardo Sigismondi, Andrea Bischia, Massimo Desiati, Nicola Del Prete e
Davide D’Alessandro.
E’ stata inoltrata, al
Presidente della Commissione consiliare Affari generali ed istituzionali, una
richiesta di convocazione dell’organismo al fine di ridefinire le esenzioni o
le riduzioni della tassa sui rifiuti per le categorie svantaggiate
rappresentate da diversamente abili, invalidi al 100%, invalidi almeno al 74%,
percettori di indennità di accompagnamento, pensione di invalidità e per i
residenti con dimora presso altri Comuni italiani e da questi già sottoposti al
pagamento della tassa.
Con l’attuale nuovo
Regolamento, infatti, l’Amministrazione comunale e la sua maggioranza
consiliare hanno eliminato importanti sgravi a favore delle persone nelle
condizioni su indicate, imponendo loro ed alle loro famiglie di appartenenza,
per l’anno 2014, una maggiore tassazione rispetto alle precedenti annualità.
Nel dettaglio si chiede:
1) l’esenzione dal pagamento
della TA.RI. per le abitazioni occupate o detenute da persone diversamente
abili o da nuclei familiari residenti ai quali costoro appartengono e che
abbiano una invalidità riconosciuta pari al 100% e/o da percettori di indennità
di accompagnamento e/o pensione di invalidità;
2) la riduzione del 30% per le abitazioni occupate o detenute
da persone invalide per almeno il 74%,
3) di non computare, ai fine del
calcolo della tassa e nel numero dei componenti il nucleo familiare residente,
i soggetti dimoranti in altro Comune e già lì sottoposti al pagamento della
tassa sui rifiuti in ragione dell’occupazione o detenzione di una abitazione.
Inoltre, si chiede la soppressione
della norma del Regolamento con cui la Giunta, dopo aver eliminato la
possibilità di esenzioni e riduzioni per i casi su riportati, esercita
l’arbitrio di riconoscere, a suo giudizio e di volta in volta, la possibilità
di ridurre del 30% la tassa per “ulteriori
particolari e gravi situazioni”. Con questa previsione, infatti, in
dispregio delle più elementari regole di equità fiscale ed uguaglianza dei
cittadini, la maggioranza ha palesemente introdotto e codificato ipotesi di
favoritismo e clientelismo.
Il tutto è avvenuto nonostante sia
stata verificata la mancata riscossione di crediti, per imposte e tasse locali,
da parte del Comune, per un importo pari a 5 milioni di Euro dovuti da titolari
di partita IVA.
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