giovedì 8 gennaio 2015

VASTO, LE OPPOSIZIONI: LA TARI VA RIVISTA


La modifica immediata del Regolamento che disciplina i criteri di pagamento della TA.RI. è stata richiesta dai Consiglieri comunali Etelwardo Sigismondi, Andrea Bischia, Massimo Desiati, Nicola Del Prete e Davide D’Alessandro.

E’ stata inoltrata, al Presidente della Commissione consiliare Affari generali ed istituzionali, una richiesta di convocazione dell’organismo al fine di ridefinire le esenzioni o le riduzioni della tassa sui rifiuti per le categorie svantaggiate rappresentate da diversamente abili, invalidi al 100%, invalidi almeno al 74%, percettori di indennità di accompagnamento, pensione di invalidità e per i residenti con dimora presso altri Comuni italiani e da questi già sottoposti al pagamento della tassa.

Con l’attuale nuovo Regolamento, infatti, l’Amministrazione comunale e la sua maggioranza consiliare hanno eliminato importanti sgravi a favore delle persone nelle condizioni su indicate, imponendo loro ed alle loro famiglie di appartenenza, per l’anno 2014, una maggiore tassazione rispetto alle precedenti annualità.

Nel dettaglio si chiede:

1) l’esenzione dal pagamento della TA.RI. per le abitazioni occupate o detenute da persone diversamente abili o da nuclei familiari residenti ai quali costoro appartengono e che abbiano una invalidità riconosciuta pari al 100% e/o da percettori di indennità di accompagnamento e/o pensione di invalidità;

2) la riduzione del 30% per le abitazioni occupate o detenute da persone invalide per almeno il 74%,
3) di non computare, ai fine del calcolo della tassa e nel numero dei componenti il nucleo familiare residente, i soggetti dimoranti in altro Comune e già lì sottoposti al pagamento della tassa sui rifiuti in ragione dell’occupazione o detenzione di una abitazione.
Inoltre, si chiede la soppressione della norma del Regolamento con cui la Giunta, dopo aver eliminato la possibilità di esenzioni e riduzioni per i casi su riportati, esercita l’arbitrio di riconoscere, a suo giudizio e di volta in volta, la possibilità di ridurre del 30% la tassa per “ulteriori particolari e gravi situazioni”. Con questa previsione, infatti, in dispregio delle più elementari regole di equità fiscale ed uguaglianza dei cittadini, la maggioranza ha palesemente introdotto e codificato ipotesi di favoritismo e clientelismo.

Il tutto è avvenuto nonostante sia stata verificata la mancata riscossione di crediti, per imposte e tasse locali, da parte del Comune, per un importo pari a 5 milioni di Euro dovuti da titolari di partita IVA.

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