Altro che fuga! L’Opposizione non è caduta nel trappolone che la maggioranza
aveva preparato e la sua voce è stata chiara, al contrario del balbettio
confuso e contraddittorio che ha disegnato i profili di un’Amministrazione
ondivaga ed incapace di prendere decisioni.
I gruppi consiliari di minoranza non hanno partecipato alla votazione con
cui si chiedeva al Consiglio di approvare una delibera di diniego alla
richiesta di cambio di destinazione d’uso presentata dalla Società
Molino&Molino srl. Leggiamo, in un polemico comunicato stampa, che sarebbe
bastato, per l’opposizione, restare in aula e votare contro la Delibera, per
determinarne la bocciatura (arrivando persino a presagire un risultato di
parità nelle votazioni: 9 a 9) e così
permettere l’ottenimento del cambio di destinazione d’uso per il Molino
Village.
Non solo niente di più falso ma viene così smascherata la manovra ordita
dalla maggioranza al fine di far ricadere eventuali responsabilità, politiche e
non solo, sulla Opposizione. Infatti, per come la Delibera è stata artatamente
confezionata per il voto consiliare, dalla sua eventuale bocciatura non ne
sarebbe conseguita l’autorizzazione alla variazione di destinazione d’uso del
residence! La legge, infatti, stabilisce che, nel caso specifico, sia il
Consiglio a dover e poter autorizzare la variazione di destinazione d’uso. Nel
momento in cui il Consiglio avesse bocciato il diniego con la formula usata in
Delibera “NON AUTORIZZARE”, ciò non
avrebbe automaticamente comportato l’autorizzazione da parte del Consiglio! Le
cose sarebbero rimaste sospese, così come sospese sono da anni, così come piace
mantenerle a codesto governo cittadino!
In ogni caso, poi, sempre al Dirigente di Settore sarebbe spettata la
firma finale, per apporre la quale era però necessario il passaggio in
Consiglio.
Ed allora, perché mai l’Opposizione si sarebbe dovuta sostituire alla
maggioranza assumendo una posizione che non avrebbe neanche prodotto effetti
contrari a quelli desiderati dalla maggioranza? L’Amministrazione ha provato a
togliere le castagne dal fuoco con la zampa del gatto ma non l’abbiamo
permesso. Immaginiamo, per un attimo, cosa sarebbe accaduto se il Consiglio
avesse bocciato, con i voti dell’Opposizione, la Delibera di diniego… La
maggioranza avrebbe urlato ad una scandalosa decisione in favore delle attività
di speculazione edilizia…
Spieghi, piuttosto, codesta furbetta maggioranza come mai, con il
medesimo parere favorevole del Dirigente, il documento approntato per la
seduta di Consiglio comunale del 22 marzo 2014, e poi ritirato in aula,
deliberava di “autorizzare (…) la variazione di destinazione d’uso da
residence turistico a residenziale ad uso privato” mentre quello approntato
ed approvato in Consiglio il 26 scorso delibera di “non autorizzare (…) la
variazione di destinazione d’uso da residence turistico a residenziale ad uso
privato” ?
Spieghino i titubanti e pavidi amministratori vastesi perché mai, se
veramente avessero voluto determinare regole certe per il territorio di questa
città, a seguito della promulgazione della legge regionale da cui discende la
vicenda in esame, non hanno provveduto ad approvare, in tempi non sospetti, una
delibera in cui si stabilissero e disciplinassero gli effetti di quella legge
regionale, così come hanno fatto, invece, il Comune di San Salvo e tanti altri
Comuni! Spieghino, i finti tonti dell’Amministrazione comunale, perché mai non
si è provveduto a disciplinare gli effetti della legge regionale nelle Norme
Tecniche di Attuazione invece di attendere l’arrivo delle fattispecie, caso per
caso, e mantenere appese a logiche di potere situazioni che sarebbero dovute
essere risolte a priori, grazie all’esistenza di regole valide per tutti!
Si pensi, la delibera di diniego portata all’approvazione del Consiglio
conteneva intere parti “segretate” perché interamente riproducenti
i contenuti degli atti di rinvio a giudizio ed i capi di imputazione riferiti
ai richiedenti il cambio di destinazione d’uso. Una condizione mai verificatasi
in un atto di natura amministrativa che ha così recepito il punto di
vista dell’Autorità giudiziaria inquirente e non quella delle parti, senza
mettere nelle condizioni i Consiglieri neanche di farsi una minima idea della
vicenda giudiziaria e, comunque, neanche dovesse svolgersi un processo in
Consiglio comunale!
Insomma, l’Amministrazione comunale non solo ha indotto i Consiglieri ad
una conformità alle ragioni dell’Autorità giudiziaria, inaudita altera parte,
ma, addirittura, avrebbe voluto fosse l’Opposizione a bocciare la Delibera,
senza che ciò comportasse alcun effetto amministrativo e facendo sì che fosse
l’Opposizione ad assumersi le responsabilità di decidere laddove
l’Amministrazione ha dimostrato di non essere capace di fare.
Perché la non partecipazione al voto? Perché avremmo dovuto risolvere i
problemi della maggioranza senza risolvere quelli della città? La vicenda del
Molino Village non è terminata, lunedì, in Consiglio comunale e sarà la
Magistratura a mettere la parola fine. Ben altri atti avrebbe dovuto compiere
l’Amministrazione comunale vastese per non trovarsi in questa impasse ed
invece, non soltanto la soluzione adottata non può essere considerata una
soluzione ma potranno venir fuori altri casi analoghi per i quali costoro
continueranno a balbettare. Noi in fuga? Piuttosto voi… da sempre assenti ed
incapaci di decidere con chiarezza!
I Consiglieri comunali di Opposizione
Massimo
Desiati (PpV)
Etelwardo
Sigismondi (F. d’It)
Davide
D’Alessandro (Indip.)
Nicola
Del Prete (Indip.)
Andrea
Bischia (PpV)
Massimiliano
Montemurro (U.d.C.)
Antonio
Monteodorisio (F.I.)
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