giovedì 12 febbraio 2015

FORZA ITALIA LITIGA CON LA LOGICA E CON LA LINGUA ITALIANA


Al confronto, il patto del Nazareno, quando era in vigore, impallidisce. A Vasto, dove il gruppo consiliare di Forza Italia da cellula dormiente è passato ad un iper-attivismo inaspettato, siamo al di là dell’ipotizzabile più sfrenato. Eppure, siamo a tal segno: solo chi non vuole vedere  non vede. Il partito berlusconiano, dunque, e la sua amabile, calda disponibilità a favore di giunta e maggioranza, una fedeltà che Lapenna, commosso, non ha potuto ancora sperimentare ed apprezzare nei suoi, quelli che lo sostengono, o lo dovrebbero sostenere. Gli interessi sottostanti, perché interessi sussistono, e grossi, dovrebbero far arrossire per la vergogna i diretti interessati, che però vanno avanti e insistono. La pervicacia è proporzionale a quel disfacimento etico che sta imbarbarendo la politica e i rapporti umani. Non convince la labile querimonia affidata ai siti e alla carta stampata, la risposta di FI che non dissipa i dubbi e che fa a cazzotti, tra l’altro, con la lingua italiana. Spicca una frase: “qualcun’altro   dimostra invece  di non conoscere neanche l’ABC della macchina amministrativa”. Cari forzisti, a proposito di abc, “qualcun altro” si scrive senza apostrofo, trattandosi di troncamento e non di elisione. Siamo messi proprio bene.

Giacinto Zappacosta

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