Al confronto, il patto del Nazareno, quando era in
vigore, impallidisce. A Vasto, dove il gruppo consiliare di Forza Italia da
cellula dormiente è passato ad un iper-attivismo inaspettato, siamo al di là
dell’ipotizzabile più sfrenato. Eppure, siamo a tal segno: solo chi non vuole
vedere non vede. Il partito
berlusconiano, dunque, e la sua amabile, calda disponibilità a favore di giunta
e maggioranza, una fedeltà che Lapenna, commosso, non ha potuto ancora
sperimentare ed apprezzare nei suoi, quelli che lo sostengono, o lo dovrebbero
sostenere. Gli interessi sottostanti, perché interessi sussistono, e grossi,
dovrebbero far arrossire per la vergogna i diretti interessati, che però vanno
avanti e insistono. La pervicacia è proporzionale a quel disfacimento etico che
sta imbarbarendo la politica e i rapporti umani. Non convince la labile
querimonia affidata ai siti e alla carta stampata, la risposta di FI che non
dissipa i dubbi e che fa a cazzotti, tra l’altro, con la lingua italiana. Spicca
una frase: “qualcun’altro
dimostra invece di non conoscere neanche l’ABC della macchina
amministrativa”. Cari forzisti, a proposito di abc, “qualcun altro” si scrive
senza apostrofo, trattandosi di troncamento e non di elisione. Siamo messi
proprio bene.
Giacinto Zappacosta
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