domenica 8 febbraio 2015

Il fuoco è acceso, la stanza è calda

“Quando io penso, o re, al corso di questa nostra storia terrena, e vo comparandola a tutti quei tempi di cui nulla sappiamo, mi viene in mente un’immagine: in una sera d’inverno tu sedi, o re, a cena; e intorno ti stanno capitani e ministri. Il fuoco è acceso, la stanza è calda; fuori battono turbini di neve. Ed ecco che entra volando rapidissimo un passero smarrito, e attraversa la sala, ed esce di nuovo nella notte. Mentre è nella stanza non lo tocca il gelo invernale; ma già quell’attimo è trascorso, ed eccolo ancora travolto di tempesta in tempesta. Tale, o sire, mi sembra la vita dell’uomo: quello che fu, quello che sarà, noi ignoriamo. E se la nuova fede ci reca una speranza, ebbene, ascoltiamola”.

da Beda, Historia ecclesiastica gentis Anglorum

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