Sul punto mi fece
riflettere, qualche decennio fa, niente poco di meno che Charles-Louis
de Secondat, barone de La Brède e di Montesquieu. Le “Lettere
persiane” sono un’opera molto gustosa, vivace, godibile, di facile lettura e di
sicuro apprendimento. Vado a memoria (dico sempre, a maggior ragione oggi:
quella che mi rimane). Il ruolo della donna, dunque, come reso dall’autore in uno stile brillante, nell’Occidente
e nell’Oriente. In un caso, la donna è inserita nella società, dove svolge un
suo ruolo, nell’altro la donna è sottomessa all’uomo, priva di rilievo e di
autonomia. Non è cambiato molto.
G.Z.
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