Ridateci la Prima Repubblica, con le sue ruberie e con la sua
corruzione. Tra una tangente e l’altra, c’era almeno spazio per un interesse
superiore rispetto a quello meramente personale ed egoistico, vale a dire la
dazione per il partito, per la causa. Per l’ideale, si passi il termine.
Tramontate le ideologie, le forti passioni, coinvolgenti e aggreganti, la
figura del segretario sbiadisce a favore di quella del tesoriere, lo statuto
interno è soppiantato dalle condizioni che regolano il conto corrente e i probi
viri stanno praticamente a spasso, perché la morale non esiste più.
g.z.
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