mercoledì 18 marzo 2015

Rapina in città, di Michele Marisi: “Stop retaggi ideologici che hanno impedito di investire sulla sicurezza”


VASTO. “Su una strada perlopiù trafficata, normalmente illuminata, nella prima serata, con una spavalderia tale da non coprirsi nemmeno il volto, a quanto sembra dalla ricostruzione dei fatti. È terrificante quello che è accaduto ieri sera in Corso Garibaldi a Vasto: botte e rapina, con il rischio che al malcapitato potesse andare peggio di come non sia già andata. Non c'è più tempo da perdere per mettere in campo ogni azione e mezzo utili a reprimere la criminalità. Non ci devono essere più scuse né tantomeno retaggi ideologici che hanno finora impedito interventi per serrare i controlli nella nostra città. Andare a fare la spesa con il timore di tornare a casa senza borsa perché scippata, o peggio ancora farsi una passeggiata con la paura di essere picchiati, rapinati e chissà cos'altro, non è roba da Paese civile! Videosorveglianza, più mezzi e organico per le Forze dell'Ordine, attuazione del protocollo 'Mille occhi sulla città' e 'Volontari per la Sicurezza'. Da oggi in poi, Sindaco, abbia la decenza di non pronunciare mai più la frase ‘Vasto non è Beirut’. Piuttosto, faccia quanto è nelle sue competenze, e che finora non ha voluto fare.”


È quanto ha dichiarato Marco di Michele Marisi, Responsabile di ‘Giovani In Movimento’, il sodalizio dei giovani del centrodestra vastese, circa la rapina di ieri sera in Corso Garibaldi, all’ingresso del parcheggio multipiano.

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