L’autoporto di San Salvo
continua a versare in una situazione di abbandono. Nei giorni scorsi ed ancora
una volta, i volontari di questa associazione onlus, che opera in stretta
collaborazione con la FEE-Abruzzo, hanno eseguito un sopralluogo presso la
struttura sita nel territorio del Comune di San Salvo, un’opera da anni
incompiuta che, oramai, mostra evidenti segni di incuria e trascuratezza
totali.
La storia di questa
infrastruttura ha inizio oltre 20 anni fa, per una spesa prevista di circa 500
milioni di lire e la sua realizzazione avrebbe dovuto dar risposta alle
necessità delle aziende della zona e dei tanti mezzi di trasporto pesante che,
costantemente, operano; sarebbe dovuta essere dotata dei servizi essenziali per
i camionisti che da tutta Europa arrivano a San Salvo e ci restano per giorni,
in attesa di caricare.
I lavori per la sua
realizzazione cominciarono ad inizio anni ’90 con fondi della Cassa del
Mezzogiorno e della Comunità Europea, successivamente, intervennero anche il
Co.A.S.I.V. ed il Distretto industriale. Nel 2008, l’infrastruttura venne
inaugurata: 48 piazzali, edificio uffici e bar-ristoro, magazzini ecc. Il tutto
distribuito su 84mila metri quadri di estensione per una spesa complessiva di
33milioni di euro. Ma, intanto, si verificavano continui atti vandalici ed
insorgevano problemi con i proprietari dei terreni limitrofi, l’autoporto non
iniziò mai ad operare e furono persino chiuse alcune strade di accesso. Sopraggiunsero
anche problemi di carattere burocratico-amministrativo e, ancora oggi, è tutto
fermo.
Intanto
le strutture continuano ad essere interessate dal degrado, da furti ed atti vandalici.
Occorrerebbero altri soldi per il loro recupero, con il coinvolgimento della Regione,
enti pararegionali e privati. L’alternativa è quella della vendita, soluzione,
da ultimo, paventata dall’attuale Presidente della Regione Abruzzo.
In
definitiva, nonostante gli impegni dei vari livelli politici ed i tanti
finanziamenti ottenuti, a partire da quelli della Comunità europea, l’autoporto
di San Salvo non è operativo e i camion che sopraggiungono sono costretti a
parcheggiare, per tutto il tempo necessario, lungo le strade ed in aperta
campagna, ad oltre 400 metri dal primo luogo coperto. La necessità del suo
utilizzo è comprovata dalle foto che qui alleghiamo.
Già
tre anni fa, FEE-Abruzzo intervenne per denunciare il suo abbandono,
sollecitando Prefettura ed altre Autorità interessate ma non accadde nulla.
Tant’è che, oggi, la situazione è peggiorata: decine di camion fermi alla meno
peggio, non v’è traccia della benché minima forma di sostegno alla loro
permanenza, nessun punto di ristoro, neanche un bagno che consenta di non
essere costretti compiere atti fisiologici all’aperto, nessuna misura di
sicurezza, insomma, campagna aperta da ogni punto di vista. Eppure arrivano TIR
da tutta Europa. Una vera vergogna.
Il
presente comunicato viene inviato, per opportuna conoscenza, alla Prefettura di
Chieti, al Comune di San Salvo, alla Corte dei Conti, alla Commissione europea ed
alla Procura della Repubblica di Vasto.
Paolo Leonzio
Direttore
Associazione Onlus Ambiente Sport e Cultura
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