Apprendiamo solo ora dell’avvenuto licenziamento di Giuseppe
Giacomucci, lavoratore della DENSO MANUFACTURING ITALIA stabilimento di San
salvo .
Dunque, a poche settimane di distanza dal licenziamento dell’attivista
Cobas, la Direzione aziendale Denso persevera nella sua politica di attacco
frontale ai lavoratori.
Pare che il lavoratore sia stato licenziato, a seguito di un
diverbio con un superiore.
Siamo esterrefatti dall’apprendere come il licenziamento
dello stesso sia avvenuto a seguito di sommarie giustificazioni fornite al capo
del personale senza che il lavoratore potesse fruire dell'assistenza di un
rappresentante sindacale di sua fiducia.
Nè i delegati RSU nè altri rappresentanti sindacali hanno a
sostegno del lavoratore presenziato al colloquio, che poi si è rivelato
decisivo per dare origine al licenziamento; anzi pare che i delegati sindacali
siano addirittura stati cacciati dalla sede di tale colloquio, in cui il
lavoratore è rimasto da solo a fornire le sue giustificazioni di fronte al suo
capo e al dirigente aziendale.
Ricordiamo che è un diritto
del lavoratore farsi assistere da sindacalisti o da rappresentanti di
fiducia e che NON E’ CORRETTO NE'
ACCETTABILE CHE LA DIREZIONE AZIENDALE approfitti della loro assenza per
ottenere, con un'opera di forte pressione psicologica sul lavoratore indifeso,
parziali giustificazioni poi addirittura utilizzate per un LICENZIAMENTO
Se l’azienda era nel giusto, doveva limitarsi ad applicare lo
STATUTO DEI LAVORATORI (Legge 300/'70) ancora vigente, che in tali casi
prevede la presenza di rappresentanti di fiducia del lavoratore.
Ancora una volta,
purtroppo, si manifesta la strategia Denso.
In tempi di JOBS ACT imperante si approfitta di ogni risibile
appiglio per colpire i lavoratori che danno fastidio al “progetto finale”,
ovvero i sindacalizzati, chi non presta lavoro straordinario ed in generale chi
non corrisponde al modello di operaio che l'azienda vorrebbe.
Come Cobas esprimiamo
solidarietà al lavoratore licenziato e rinnoviamo l’invito ai lavoratori ad
essere uniti per non offrire il fianco all’attacco aziendale.
Vasto 30 aprile 2015
Cobas del Lavoro Privato
Esecutivo Provinciale di Chieti
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