L’agonia, dapprima
lenta, ha subito un’accelerazione. Colpisce, a tutti i livelli ed in ogni
ambiente, la mancata consapevolezza del disvalore, degli errori e degli orrori
quotidiani che stanno massacrando la nostra meravigliosa lingua, quell’idioma
stupendo del quale dovremmo essere orgogliosi. Una lingua, consegnata alla
storia, che vivrà nei libri, nei ricordi dei pochi, nella desolazione di
biblioteche polverose.
g.z.
Nessun commento:
Posta un commento