sabato 23 maggio 2015

PLATONE, LA REPUBBLICA E IL GRANDE SOGNO

Quando gli affaristi si mettono di traverso



Platone se ne era accorto e lo aveva scritto, da par suo, ne “La Repubblica”. Da allora (sono passati quasi due millenni e mezzo) abbiamo fatto finta di niente e non c’è verso di mettere giudizio. Il grande pensatore, dunque, aveva capito che gli affari non devono interferire con la politica e viceversa. Di qui la sua famosa teoria che vede, all’interno dello stato, una rigida tripartizione, con i filosofi che si occupano del governo, i mercanti di far andare avanti l’economia e i soldati delle guerre. Povero, grande Platone: se vivesse ai giorni nostri, vedrebbe i mercanti presentarsi alle elezioni, vincerle e piazzare i loro banchetti all’interno del tempio, gli uomini di cultura correggere, o scrivere del tutto, i discorsi dei politici, e i soldati presenti in numero sempre maggiore in tv per dare le previsioni del tempo.

g.z.

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