lunedì 21 settembre 2015

QUESTIONE MORALE / 2


Quella frase, l’empito un po’ scomposto, non mi è piaciuta proprio. Lapenna si è adirato con Massimo Desiati, reo di aver criticato sindaco e giunta, qualche tempo fa, in merito ad una gestione non proprio condivisibile. ‘Non querelo Desiati perché non è mio costume’. Volontà di intimidire? Non credo. Eppure passa il messaggio, tutt’altro che subliminale, anzi diretto ed immediato: guardate che, volendo, potrei querelare, dare fastidio al querelato, costringerlo a rivolgersi ad un avvocato. Per un povero cittadino, si tratta di soldi e di ambasce. Non mi piace. Un sindaco che non accetta le critiche non è un sindaco. Vogliamo parlare di cose serie, di cose gravi? Perché l’amministrazione comunale di Vasto ha dovuto elargire 90mila euro all’Arci? Sei anni, tanto è durato l’impegno dell’associazione, tutta orientata a sinistra, per indirizzare i cittadini alle prese con l’avvio della raccolta differenziata. Così hanno detto. Un avvio, appunto, durato sei anni. Invece di incazzarsi, Lapenna risponda sugli argomenti e sulle critiche. Ne guadagnerebbe in salute.

g.z.

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