È
un’abitudine, una brutta abitudine. Un sistema, si potrebbe dire. Se Lapenna si
innervosisce, problemi suoi. Colpisce, e fa impressione, l’insofferenza del
primo cittadino alle critiche, legittime, come si dice in questi casi, che
provengono dall’opposizione. Il punto è che senza l’evidenza pubblica, oltre ad
alimentare dubbi di un certo tipo, si umiliano gli operatori economici che
potrebbero partecipare alla gara. Di più, a lungo andare si distrugge lo stesso
tessuto economico e si dà l’impressione, che a questo punto è qualcosa di più
di un’impressione, visto che la magistratura sta indagando, che si vogliano
forzare regole e legalità. Se l’estate viene tutti gli anni, e bisogna di
conseguenza attivarsi ogni dodici mesi per le manifestazioni culturali a
beneficio di residenti e turisti, non si può invocare l’urgenza ad ogni piè sospinto.
Lo dico da tempo e lo ripeto ora: la questione morale bussa a palazzo di città.
g.z.
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