Lo
spiega il neo direttore artistico Luisa Prayer spiega in 5 punti
L’Aquila
10 ottobre 2015 -
Si unisce all’appello del Presidente Centi, con una sua dichiarazione, la prof.ssa
Luisa Prayer, nuovo direttore artistico dell’ISA dal 23 settembre.
Le prossime ore sono cruciali per il destino
dell’orchestra. La difesa di questa Istituzione regionale può essere condivisa
se sappiamo bene perché l’Orchestra Sinfonica Abruzzese è fondamentale per la
vita musicale e culturale del territorio.
L’ISA è il più grande ente di
produzione musicale abruzzese e in
questo suo ruolo ha svolto una vasta e diversificata attività musicale, al
servizio del suo territorio. Per immaginare
concretamente quale enorme vuoto si creerebbe con la chiusura dell’orchestra,
voglio qui ricordare in sintesi non cosa l’orchestra potrebbe fare, ma cosa ha
già sinora fatto per l’Abruzzo, limitandomi all’ultimo più recente periodo di
un’attività che quest’anno compie 40 anni.
Lo
riassumo in cinque punti.
- Fondamentale l’apporto
dell’orchestra alla presenza della lirica in Abruzzo: l’ISA ha realizzato
dal 2011 ben 12 produzioni operistiche in collaborazione col Teatro
Marrucino di Chieti,
e,
tra il 2009 e il 2013, in collaborazione con Fondazioni
all’Opera – Fondazione Tercas di Teramo, 5 produzioni, per un circuito lirico
che ha incluso Pescara,
Teramo, Atri, Vasto, Ortona, oltre a Fermo e Ascoli Piceno. Dal 2009 a
oggi, In Abruzzo si sono potuti vedere ben 17 diversi titoli del
repertorio lirico principale, da Mozart a Rossini, a Verdi, Puccini.
- Per quel che riguarda
la sua capillare presenza in Regione, l’ISA ha da una parte coprodotto
regolarmente concerti sinfonici insieme alle
principali Stagioni concertistiche (la Barattelli dell’Aquila, la Luigi
Barbara di Pescara, la Riccitelli di Teramo, la Camerata di Sulmona, il
Teatro Tosti di Ortona, la Fenaroli di Lanciano etc.); dall’altra è però anche capillarmente presente sul
territori: negli ultimi 4 anni si è esibita inoltre 40 diverse città
d’Abruzzo. All’interno di questa attività la Sinfonica è una grande
opportunità per i tanti cori, che esprimono la grande passione degli
abruzzesi per la musica, di partecipare a produzioni lirico-sinfoniche.
- L’ISA è una compagine
fondamentale per la formazione la promozione dei giovani: ha
attivato i questo campo importanti partenariati, con i
Conservatori dell’Aquila e Pescara (corsi di
direzione d’orchestra, concerti degli allievi), con concorsi
internazionali, come il “Caniglia” di Sulmona e il “Casagrande” di Terni.
Dal 2012 è l’orchestra del Premio di direzione d’orchestra del Premio
nazionale delle Arti – da quest’anno Premio Claudio Abbado - del MIUR. Ha
prestato la propria opera per progetti di formazione professionale e
per i corsi estivi del progetto IMC di Campli.
- L’ISA esercita
un significativo ruolo di rappresentanza della vita musicale abruzzese al
di fuori della regione: è
frequentemente ospite di stagioni e festival nelle Marche, in Umbria,
Molise, Lazio, Basilicata, così
come in Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia. Ha creato, in
collaborazione con la Filarmonica
marchigiana, il progetto di una compagine più ampia, la Filarmonica
dell’Adriatico, che ha reso possibile la
realizzazione di concerti sinfonici per grande organico.
- L’ISA
è stata attiva nel campo della solidarietà: per limitarci all’anno del sisma, il 2009, è
stata immediatamente disponibile per le più importanti iniziative di
solidarietà e raccolta fondi, tutte trasmesse in diretta RAI e anche in
mondovisione, come i
tre concerti-evento di Andrea Bocelli a Roma, al Colosseo, a Venezia in
Piazza San Marco e a Lajatico, con la partecipazione speciale di Placido
Domingo; di nuovo a Roma nella
Basilica di San Paolo fuori le Mura, con l’esecuzione in prima assoluta
dell’ opera di Rendine Cadens
revixit. Vita nuova di Paolo di Tarso; ossatura portante della
orchestra costituita per il concerto straordinario diretto da Muti a
L’Aquila, è stata ospite del Teatro alla Scala con un concerto in favore della ricostruzione del Teatro
Comunale dell’Aquila.
Questo è stato il concreto
apporto della nostra orchestra alla vita musicale abruzzese e italiana. Noi
desideriamo continuare a dare questo servizio alla nostra terra, un servizio
musicale e anche sociale, dove hanno un ruolo realtà grandi e piccole,
professionali e di formazione. Vogliamo continuare ad essere una speranza e uno
sbocco occupazionale per le prossime generazioni di musicisti. Vogliamo fare anche meglio e di più, se
riusciremo, per esempio aprendo il capitolo nuovo della partecipazione ai bandi
europei per la cultura.
L’interruzione
della nostra attività, ci ha costretto a rinunciare a molti appuntamenti : proprio
oggi, domenica 11 ottobre, era in programma la realizzazione di un concerto per
la celebrazione congiunta dei 70 anni della Società dei Concerti Barattelli, e
dei nostri 40 di ininterrotta attività. Una rinuncia particolarmente
dolorosa, che ci auguriamo possa essere solo un rinvio, perché ci proponiamo di tenere fede all'impegno preso
non appena la nostra orchestra potrà tornare a suonare
Auspichiamo quindi che finalmente una azione congiunta di tutte le
forze politiche, trasversale a tutti gli schieramenti e a tutti i territori
della Regione, possa salvare la nostra orchestra: sarà allo stesso tempo un segnale
importante e incoraggiante per tutto il settore, un segnale che la cultura
potrà tornare a fare la sua parte nello sviluppo della regione Abruzzo
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