lunedì 16 novembre 2015

Mentre Kerry beve lo cherry. Dopo tutto, l’ignoranza è una scelta personale, uno stato etico, per cui tu preferisci non leggere, non studiare, non faticare, anteponendo il bar e le ubriacature alle ore passate sui libri

È bello, è esaltante, fa sentire diversi, superiori, ti dà un’aria da salotto, il salotto buono dove si ciancia di popolo, pensiero unico, progressismo, pace, serenità, amore senza confini. Naturalmente partecipano anche le capre, quelle persone che hanno avuto problemi durante i cinque anni, che magari sono diventati sei o sette, passati sui banchi delle elementari. Ragionando su quello che il regime mass-mediatico ci impone di interiorizzare, mentre gli occidentali brulicano nelle vaste praterie dell’ignoranza a buon mercato, quella che tranquillizza, che rassicura, che narcotizza, il combinato disposto delle parole d’ordine, che al pari della fama virgiliana corre di bocca in bocca (chiedo scusa al poeta per l’accostamento), produce disastri. Vediamo un po’ e riassumiamo. I terroristi non sono islamici, ci dicono, aggiungendo poi, in affanno, che non si tratta di una guerra di religione, anzi che la religione non c’etra un bel fico secco. Le capre dicono pure che l’islam sia una religione di pace, di amore, e che sul corano erompe gagliarda la condanna per chi uccide. Tutte balle. Bella questa vita. Dopo tutto, l’ignoranza è una scelta personale, uno stato etico, per cui tu preferisci non leggere, non studiare, non faticare, anteponendo il bar e le ubriacature  alle ore passate sui libri. Dico solo questo: il corano va letto tutto, e va anche considerato come l’islam, storicamente, lo dimostrano gli eccidi sui quali preferiamo chiudere gli occhi,  si sia affermato con la scimitarra. Ma non è questo il punto sul quale voglio ragionare oggi. Parlavo del combinato disposto di frasi buttate qua e là dal verminaio propagandistico. Se tutto quello che si dice è vero, se hanno ragione le capre e i salotti buoni, i pacifisti ad oltranza, allora, per conseguenza logica, il risultato finale è l’impotenza, l’immobilismo. Insomma, andiamo avanti così. Aspettando la prossima strage. Nel frattempo, spiegatemi come mai non esista un terrorismo cristiano. Voi che sapete tutto, ditemelo. Ci si è messo anche Kerry, parlando, a proposito dei fatti di Parigi, di ‘un certo tipo di fascismo medievale e moderno allo stesso tempo’. Parliamo dell’amministrazione Usa, quella che dovrebbe guidare il mondo alla riscossa, anche contro il terrorismo che mi ostino a definire islamico. Per Kerry, dunque, la colpa è di Mussolini. Più indietro nel tempo, la colpa è anche del Medio Evo. Capra. Il Medio Evo, al di là delle brume sparse nei secoli dalla storiografia ufficiale, è stata un’epoca ricca di fermenti culturali, un’epoca che ha forgiato l’Europa, quel continente che ora Kerry non sa difendere. Perché non è in grado. Quanto a Mussolini, l’accostamento mi sembra un delirio.  Noi siamo in guerra così, in queste condizioni. Rincoglioniti, prima ancora di essere disarmati. Su un punto sono d’accordo con i brulicanti: in effetti non si tratta di una guerra, atteso che si guerreggia in due. Noi abbiamo rinunciato in partenza.

Giacinto Zappacosta

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