L’amico Francescopaolo D’Adamo mi inviava
stamattina un dispaccio elettronico contenente l’apoftegma di Scalfari in
ordine alla religione islamica: è una cosa tutta da ridere, caro Paolo. Intanto, i meriti della conduttrice Gruber sono riferibili soltanto alle frequentazioni della ben nota associazione Bilderberg, mentre le sue conoscenze
in fatto di religione approdano ad un goffo ‘il Dio dei Cristiani è lo stesso
dei musulmani’. Nessuno le ha fatto notare (ma fanno le cose tra di loro, senza
contraddittorio) che, bestemmia a parte, basterebbe osservare come la Seconda
Persona della Santissima Trinità, Gesù, non sia tale per l’islam, per il quale,
anzi, il Nazareno sarebbe un profeta di rango inferiore rispetto a Maometto. Basterebbe
aggiungere che i musulmani, così dicono loro stessi, non vedranno dio
nell’aldilà, un dio che schiaccia e che pretende sottomissione assoluta, che non si mostra, mentre
noi, i pochi Cristiani rimasti, sappiamo e crediamo fermamente che vedremo Dio
così come Egli è. Quanto a Scalfari, indicare San Paolo come co-fondatore del
Cristianesimo è fantascienza, così come definire l’islam quale religione di
misericordia. Appunto, quando dici la storia…
Ma c'è dell'altro. C'è, in particolare, un antefatto di queste ultime ore. Un arabo, così
individuato per la sua parlata, aggredisce una donna a Cagliari, le strappa la
collana dal collo e le fa ingoiare il Crocefisso che era, come in uso da noi,
parte integrante del monile. Voglio ora inoltrarmi, a immaginare i commenti
provenienti dai salotti buoni, lungo la strada larga e piana del progressismo e
del nichilismo, gli epifenomeni più vistosi della società liquida popolata da
chi non conosce la storia e da chi eleva a professione quello che in realtà è puro
dilettantismo culturale. L’esercitazione retorica, utile a tenermi in
allenamento, è l’occasione per cercare di entrare nella mente (bacata) di
qualche capretta.
Un fatto episodico, tuttora da chiarire, viene raccattato dai soliti ambienti di destra, oscurantisti e retrivi, per fomentare l’odio, il dissapore verso il diverso, in definitiva la islamofobia. Questi signori non capiscono e non vogliono vedere come l’islam sia amore, come noi viviamo ormai in un mondo globalizzato, aperto, pluriculturale. Chiudersi nel proprio orticello, oltre che di ottusità di mente, sa di non conoscenza … ecc…
Che ve ne pare? Sparare cazzate così, in
piena libertà, come d’altra parte fanno Gruber e Scalfari, è semplice, è bello.
Soprattutto, non implica il sacrificio dello studio. Una sola annotazione. I
perbenisti non avrebbero scritto un commento così. Non sanno scrivere.
Giacinto Zappacosta
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