Intanto,
i numeri, che hanno una loro evidenza, anche visiva. 200 persone presenti e 115
firme raccolte, sulle 200 necessarie, in vista delle primarie, a sostegno della
candidatura di Massimo Desiati. Ieri sera, a Vasto, nella sala degli ex Palazzi
scolastici, c’è stata la prima, grande uscita pubblica di quest’anno, l’avvio
della campagna elettorale che ci porterà al rinnovo di sindaco e consiglio
comunale. Entusiasmo, voglia di partecipare, una sala piena. ‘Vastoduemilasedici’,
presenti i consiglieri comunali Massimo Desiati, Andrea Bischia, Davide D’Alessandro,
Nicola Del Prete ed Etelwardo
Sigismondi , con la presentazione alla cittadinanza di una parte del
programma amministrativo, batte tutti sul tempo. Buona la prima, quindi. Chi
c’era ha visto e può testimoniarlo, al di là delle foto che sono pure
eloquenti. Ma, come al solito, chi non c’era pretende di saperne di più e,
attingendo alla nobile arte della denigrazione, sparge quel veleno, innocuo,
per carità, del quale in ogni caso faremmo a meno. La filial interposizione
agisce tramite whatsapp, che, come noto, non consente una pubblica,
generalizzata visualizzazione, data la particolarità dell’applicazione. Cioè,
un conto è se il rampollo avesse affidato per esempio la sua affermazione a
facebook, dalla cui piattaforma peraltro è assente dal 19 dicembre dell’anno
scorso, dando così la possibilità di interloquire, un conto è affidare
l’incauta sbandata alla ristretta cerchia di amici e sodali. I quali, comunque,
essendo dotati di intelligenza, non prendono per oro colato tutto quello che
venga loro propinato. Nel dispaccio telematico, il secondogenito dell’illustre
casata riferisce, con infondato sarcasmo, numeri semplicemente inventati,
numeri che, comunque, sono di gran lunga superiori a quelli dei quali cotanto
genitore, in analoga, recente manifestazione, non può certo vantare. Spunta, è
triste dirlo, quel chiacchiericcio sconsiderato, un po’ provincialotto nei
contenuti e nei mezzi. Se il padre del ragazzo avesse parlato in prima persona,
avrebbe evitato all’erede una brutta figura. Si tratta di questo, in fin dei
conti. Ora, tornando alle cose serie, la manifestazione di ‘Vastoduemilasedici’
ha registrato quei numeri che ognuno, anche ex post, può verificare. Notevole è
raccogliere 115 firme, in un colpo solo, anche non considerando (chi c’era lo
ha visto) quelle 14 persone cui i solerti e implacabili volontari hanno inibito
la possibilità di firmare perché sprovviste di documento di riconoscimento o
perché in possesso di documento scaduto. Soccorre a questo punto l’etica,
quella sottoscrizione che impegna i contendenti, parliamo delle primarie, ad un
comportamento leale. È vero, però, a pensarci bene: il dispaccio è del
figliuolo, non del babbo.
Giacinto
Zappacosta
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