lunedì 15 febbraio 2016

CON DESIATI SI VINCE. VI SPIEGO PERCHE'

Ieri sera, la cerimonia inaugurale della sede elettorale. Un momento per incontrarsi tra amici, tra cittadini che condividono un progetto. Massimo Desiati, candidato sindaco, ha chiesto l'aiuto di tutti noi, di impegnarci in prima persona. Lo faremo, lo stiamo già facendo, con le nostre capacità di volontari, sostenuti dal nostro amore per questa città. Gli altri, i nostri avversari iscritti al Pd, hanno invece strutture e disponibilità di ogni tipo. Ma va bene così. Ho ascoltato Massimo, ieri, nel suo indirizzo di saluto, prestando attenzione alle sue parole, mai banali, sempre propositive. Mi sono rafforzato nella mia convinzione: con Desiati candidato sindaco si vince, si va a governare questa Città, distrutta, anche nel suo tessuto sociale, da dieci anni di malgoverno. Si tratterà, tra qualche mese, di rimboccarsi le maniche, di spalare le macerie e di riavviare Vasto verso una normalità gestionale. Massimo Desiati, che conosco da quando, letteralmente, portavamo entrambi i calzoni corti, ha le capacità per farlo. E, posso assicurare, non è una cosa da tutti. Ha esperienza, sa dove mettere le mani quando entrerà in quella stanza posta al primo piano del Palazzo di Città. Il programma che sta illustrando anche attraverso internet ne è una conferma. Idee chiare, idealità a sostegno di una azione incisiva, conoscenza della macchina amministrativa, disponibilità a spendere le proprie energie per qualcosa che sente dentro. Anche se non lo dice, io sono convinto che Massimo Desiati, vastese e quindi inserito nei rapporti inter-personali cittadini, abbia già in mente quelle tre o quattro cose da fare subito, non appena nominato sindaco, nelle prime settimane, per cominciare a dare spessore ad un processo innovatore di non poco conto. In ogni caso, e mi sembra il minimo, dopo un decennio lapenniano, è proprio il caso di voltare completamente pagina. C'è un altro aspetto, non meno importante. Il candidato sindaco di 'Vasto duemilasedici' ha dimostrato una capacità politica, in questi ultimi cinque anni, non solo in termini di presenza e di studio su ogni problema (lo testimoniano i suoi interventi in consiglio comunale), ma anche in quella continua e indefessa ricerca dell'unità nell'ambito delle opposizioni. I suoi sforzi gli hanno dato ragione, visto che Massimo, già ora, è il candidato di uno schieramento ampio, che comunque si allargherà grazie ai consensi che si riverseranno su di lui quando, finalmente, dopo le primarie, tutto il centro-destra lo sosterrà nella battaglia elettorale. Allora, il primo compito, impegnativo per tutti, è quello di andare a votare domenica 13 marzo, presso la palestra adiacente l'Istituto salesiano, per indicare il nome di Massimo Desiati. Le primarie sono un passaggio necessario. Intanto, concentriamoci su questo. Poi sarà la campagna elettorale vera e propria. Al termine della quale riconsegneremo questa città, Vasto, a noi stessi. 

g.z.

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